Mar. Mar 19th, 2024

Lo scorso lunedì 2 dicembre, il Consiglio dei Ministri – appellandosi all’articolo 143 del Tuel – ha sciolto l’Amministrazione comunale di Africo, in carica dal 2016, guidata dal giovanissimo Francesco Bruzzaniti.

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La decisione arriva consueta ma, nonostante tutto, inaspettata, lasciando sgomenta la Locride e mortificando i cittadini africesi.

Molti sono stati gli appelli e gli attestati di solidarietà raccolti dal sindaco in queste ore, molti dei quali provenienti da altri Primi cittadini, e risoluta la sua reazione: lasciare sulla scrivania che oggi attende i Commissari prefettizi la sua fascia tricolore e la sua tessera elettorale. «La democrazia ha perso ancora una volta» precisa con amarezza.

Il gesto, diffuso su Facebook, è stato prontamente sostenuto dai consiglieri e dai cittadini di Africo, che da stamattina si recano al Comune per consegnare la tessera elettorale. Si contano già decine, ma altre arriveranno nei prossimi giorni.

Ecco il messaggio diffuso da Francesco Bruzzaniti, mercoledì 4 dicembre:

«In attesa di sapere perché??? Dico solo che ad Africo la democrazia è stata cancellata e lo “stato” ha fatto passi indietro, non trovo altre parole per commentare questa ingiustizia, proprio per questo stamattina ho deciso di consegnare la mia “tessera elettorale” insieme alla fascia che ho sempre onorato e orgogliosamente indossato.

Vorrei ringraziare uno ad uno i ragazzi e le ragazze della mia amministrazione, per la serietà, l’onestà e l’amore che ci hanno messo in questi tre anni, impegnandosi quotidianamente con tanta passione, nella più totale “indipendenza da tutti e da tutto” nell’interesse della comunità, mettendoci la faccia in ogni cosa, spesso trascurando anche le proprie famiglie, insieme a loro avevo richiesto a gran voce di essere giudicato per il lavoro svolto. Ma non è servito a nulla!!

Grazie di cuore a tutta la popolazione africese per la fiducia risposta in noi, mi auguro che questo ennesimo sopruso risvegli quell’orgoglio, quella determinazione, che mancano da anni e che oggi più che mai ritengo siano fondamentali per aiutarci a reagire, facendo pesare le responsabilità che alcuni organi dello “stato” si sono assunti con questo decreto, invitandoli a portare avanti i tanti progetti già finanziati, le iniziative da noi già fissate per il Natale e soprattutto le attività rivolte al mondo scolastico, sportivo, culturale e sociale, prestando la massima attenzione verso le nuove generazioni, perché ripeto, che anche Noi ragazzi di Africo meritiamo di avere possibilità di crescita, di avere speranze per un futuro più virtuoso e l’opportunità di riscatto… ancora una volta tutto questo ci è “stato” negato!

Infine ringrazio tutte le persone che hanno collaborato con me, per la stima e la fiducia, le persone che sono state sempre disponibili a darmi consigli ogni qualvolta ne ho avuto bisogno, tutte quelle persone che in queste ore mi stanno dando tanta forza con i tantissimi messaggi di solidarietà e quelle che mi sono state vicine nei momenti difficili tra cui la mia famiglia e la mia ragazza.
Non provo rancore verso alcuno, ma lotterò a testa alta come ho sempre fatto, con tutto me stesso per difendere la mia dignità, quella del mio gruppo e in particolare quella degli “Africoti”, non permetterò a nessuno di calpestarla o di usarla per barattare carriere o per trarne benefici personali!
Ritengo che “un’ingiustizia fatta all’individuo è una minaccia fatta a tutta la società”.

Calabresi svegliamoci!».

ANTONELLA ITALIANO

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