Ven. Apr 19th, 2024

«Sento voci insistenti che vogliano impiegarlo per altre funzioni»

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Il preside dell’Ipsia di Siderno, Gaetano Pedullà, lancia l’allarme. Starebbe per essere destinato ad altro e non alle finalità per le quali è stato realizzato, il nuovo edificio costruito a Locri per ospitare le aule e i laboratori della sede coordinata, al posto dell’immobile privato posto sotto sequestro nell’aprile del 2017 a seguito dell’operazione “Euroscuola”.

A spingere il preside Pedullà a convocare l’altro ieri un’assemblea alla sede centrale dell’Ipsia sono state le “voci” secondo le quali qualcuno avrebbe ipotizzato di poter dirottare su altri obbiettivi la nuova struttura scolastica realizzata con i finanziamenti derivanti dalla cosiddetta “legge Fortugno”.

È stata un’assemblea molto partecipata. In una sorta di stato di agitazione docenti, alunni e personale Ata si sono riuniti per discutere sul futuro del nuovo edificio con l’obiettivo di allocarvi la sede distaccata locrese.

«Sarebbe grave – ha evidenziato il preside Pedullà – se la nuova struttura non venisse consegnata all’Ipsia per poterla destinare alle sede coordinata di Locri». Dopo “l’allarme” lanciato dal dirigente scolastico , tutti hanno esternato grande preoccupazione per «questa situazione di incertezza» che si starebbe delineando intorno alla destinazione della nuova struttura scolastica. Pedullà ammette di non sapere chi abbia interesse a dirottare verso altre destinazioni la nuova struttura, ma ha evidenziato che «alla dirigenza dell’Ipsia non è stato comunicato alcunché», e nonostante questo « si stanno infittendo sempre di più», le voci in questo senso. Da qui il timore che l’oscuro tessitore dello “scippo” cerchi di mettere «tutti di fronte al fatto compiuto».

Il dirigente dell’Ipsia evidenzia che, nonostante la struttura sia quasi pronta per la consegna (dovrebbe avvenire tra un mese), ancora dalla Città Metropolitana non è partita nessuna comunicazione per informare «se, quando e a chi» sarà consegnata la moderna ,struttura scolastica e questo, nonostante si siano organizzato diversi tavoli tecnici istituzionali»

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