Sab. Apr 20th, 2024

Accusate di concorso nello sfruttamento

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Il procedimento nato dall’indagine “Sex Home” arriva al cospetto del gup di Locri per tre indagate: Laila Mandar, Yinet Pena Nunez e Yairis Pena Nunez. Per loro la prima udienza preliminare è stata fissata il 10 dicembre, dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal sostituto procuratore Rosanna Sgueglia. Nell’interesse delle tre indagate interverrano gli avvocati Giuseppe Serranò e Simone Bergamini, per Mandar, l’avv. Eugenio Minniti per le due Nunez.

La Procura di Locri contesta alle tre indagate il reato di aver fatto parte, a vario titolo e con modalità differenti e in concorso con altre persone, di un’associazione dedita allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Dagli esiti dell’attività investigativa dei carabinieri è emersa una rete di soggetti, per alcuni di questi si è proceduto separatamente un altro è nel frattempo deceduto, che avrebbero posto in essere un giro di prostituzione mediante la gestione di varie “case di incontri” poste nel centro della città di Siderno. L’inchiesta, coordinata dalla procura locrese, ha posto in evidenza, tra l’altro, che il fenomeno della “prostituzione”: «sia diffuso non solo in questo centro, (quello di Siderno) ma anche con quanta tranquillità venga svolto e/o agevolato anche da soggetti immuni da vicende giudiziarie pregresse e totalmente estranei all’ambiente criminale».

Non meno importante e da non sottovalutare è «l’attualità del fenomeno che nelle circostanze descritte nella presente indagine risulta in piena attività, stante le “voci di popolo” e le continue lamentele che pervengono da parte della cittadinanza riguardo il corposo “via vai” di soggetti maschili notato davanti allo stabile monitorato in corso Garibaldi, che indicano come l’esercizio della prostituzione» veniva esercitato in quel luogo dove, nel corso dell’indagine, sono state rintracciate due “case chiuse”; altre abitazioni sono state individuate in altri punti di Siderno e una terza è rimasta aperta per un periodo in un’altra zona centrale.

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