Gio. Apr 18th, 2024

Una maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia è in corso per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Catanzaro su richiesta della Dda a carico di 334 persone. L’operazione ‘Rinascita-Scott’ ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare, i carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardi, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro. Nell’operazione sono impegnati 2500 carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile. I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella Procura della Repubblica di Catanzaro alla quale parteciperanno il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il comandante del Ros Pasquale Angelosanto e il comandante della Legione Carabinieri Calabria Andrea Paterna.

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Arresti eccellenti in tutto il Vibonese e non solo per l’operazione antimafia “Rinascita-Scott” dei carabinieri del Ros di Catanzaro e del comando provinciale di Vibo Valentia. Sono in totale 416 gli indagati334 gli arrestati. Arrestato anche l’avvocato Giancarlo Pittelli del foro di Catanzaro e il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo.

Fra i principali arrestati ci sono: il boss di Limbadi Luigi Mancuso, il comandante della Polizia municipale di Vibo Valentia Filippo Nesci, Pasquale Gallone di Nicotera, Francesco Gallone, pure lui di Nicotera, l’imprenditore nel settore della ristorazione Gianfranco Ferrante di Vibo Valentia, l’imprenditore edile residente a San Calogero Antonio Prestia, Domenico Anello di Curinga, Agostino Redi di Limbadi, Emanuele La Malfa di Nicotera, Danilo Tripodi, impiegato del Tribunale di Vibo Valentia, Lello Tomeo di Nicotera, Salvatore Tulosai di Vibo Valentia, Vincenzo Mantella di Vibo, Leoluca Lo Bianco (detto “U Rozzu”, Michelino Scordamaglia, Salvatore Furlano, Domenico (Mommo) Macrì, Domenico e Giuseppe Camillò, Carmelo D’Andrea (alias “Coscia Agnejiu), Giovanni D’Andrea, Antonio Lopez, tutti di Vibo Valentia, Giovanni Giamborino di Piscopio, Antonino e Michelangelo Barbieri di Pannaconi di Cessaniti, il boss Antonio La Rosa di Tropea (alias “Ciondolino”), Francesco La Rosa di Tropea (alias “U Bimbu”), Antonio Scrugli, fruttivendolo di Vibo Valentia, gli imprenditori Francesco e Carmelita Isolabella di Pizzo Calabro, Daniele Pulitano di Pizzo, Luigi Vitrò, Caterina Pettinato. Fra i destinatari della misura cautelare anche l’imprenditore nel settore abbigliamento (con negozio sul corso di Vibo Valentia) Mario Artusa. 

SERVIZIO DI GIUSEPPE MAZZAFERRO
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