Ven. Mar 29th, 2024

Il presidente Giampaolo: «Il segreto? Lavoro, sacrificio e passione»La tifoseria aspromontana ha reso omaggio alla compagine cosentina coraggiosa protagonista di una partita avvincente

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Il giorno dopo il profumo della vittoria ha un sapore diverso: è più dolce e racchiude diverse fragranze, perché mai come nella finale di sabato il San Luca non solo ha dimostrato di meritare la Coppa, ma ha confermato come la vittoria finale del campionato non è più una chimera. Anzi.

Il San Luca ha vinto con una gara più di cuore che di gambe, regalandosi così il diritto a partecipare alla fase nazionale che molto probabilmente nel primo turno la vedrà impegnata contro una squadra della Sicilia (Santacaldese o Giarre).

È stata una vittoria di rigore che però non sminuisce i meriti dei ragazzi di Tonino Figliomeni, e rende onore alla squadra di mister Stranges, degna protagonista di una finale giocata sul filo della forza fisica per colpa di un terreno di gioco inappropriato. Il risultato finale è giusto, ma nessuno avrebbe avuto nulla da ridire se alla fine della lotteria dei calci di rigore ad alzare la coppa fosse stata invece la squadra cosentina. E’ la conferma è stata data dai meravigliosi tifosi del San Luca, circa 450, i quali dopo aver cantato e tifato sotto una pioggia battente, alla fine dell’incontro, subito dopo il rigore calciato da Mimmo Bruzzaniti che ha consegnato la Coppa al San Luca, hanno chiamato a viva voce i ragazzi di Mister Stranges sotto la gradinata per applaudirli.

L’unico lato negativo di una giornata di grande festa è stata l’organizzazione dell’evento, perché ancora non si è riusciti a capire come mai la tribuna coperta del comodo “Guido D’Ippolito” è stata assegnata ai tifosi della Morrone che erano poco meno di 40 persone, mentre i circa 450 tifosi arrivati da San Luca sono stati invece relegati nella scomoda gradinata. Una decisione giustificata con un sorteggio che invece non c’è mai stato. Le due tifoserie addirittura potevano stare nella stessa tribuna coperta. Le due società erano d’accordo, ma dopo una discussione con i responsabili del servizio d’ordine pubblico allo stadio, i tifosi del San Luca guidati dal presidente avvocato Francesco Giampaolo sono stati costretti a dirigersi verso la gradinata, altrimenti, la partita non avrebbe avuto inizio. Ma la cosa che più ha dato fastidio è il fatto che nè i rappresentanti della Lega, nè le forze dell’ordine hanno argomentato chi e perché aveva preso quella assurda decisione. Un modus operandi opinabile che però non macchia più di tanto un’autentica giornata di sport scritta soprattutto dai meravigliosi tifosi della squadra giallorossa, che pioggia o non pioggia, hanno gridato a squarciagola “Serie D, Serie D”, un insperato traguardo che adesso con la vittoria della Coppa Italia Dilettanti, può essere inseguito e raggiunto seguendo due strade: quello della vittoria del campionato, e quello altrettanto prestigioso della vittoria del torneo nazionale.

«Dietro questo successo – ha spiegato il presidente Giampaolo – c’è tanto lavoro, sacrificio e passione. La Coppa la dedichiamo ai nostri tifosi che sono stati fantastici. Questa è la vittoria del gruppo, e quando dico gruppo dico calciatori, allenatori e dirigenti. L’unità e la compattezza sono stati la nostra forza e nel segno di questi valori speriamo di tagliare traguardi ancora più prestigiosi. Noi ce la metteremo tutta».

Antonio Strangio – gazzetta del sud

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