Mer. Apr 24th, 2024

Nella nottata appena passata due signori, Giuseppe Guzzo e Mara Carchidi, hanno notato un esemplare di Lupo appenninico a bordo strada sulla Ss107 “Silana-Crotonese”, in pieno altipiano della Sila. Immediata la segnalazione da parte dei due al comandante dei Carabinieri di Camigliatello Silano, William Porzia. Dopo una serie di telefonate, in poco tempo sono intervenuti i Carabinieri della stazione di San Pietro in Guarano, i Carabinieri forestali del Parco Nazionale della Sila (coordinati dal Maggiore Angelo Battista Roseti), il Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cosenza con la collaborazione dell’esperto Giacomo Gervasio (impegnato in varie parti d’Italia proprio nella ricerca del Canis lupus italicus) e di Gianluca Congi, quest’ultimo libero dal servizio, lavora nel Corpo della Polizia Provinciale oltre che è un noto appassionato ed esperto di natura. Grazie all’impegno di tutti i soccorritori, del Parco Nazionale della Sila e del suo presidente Francesco Curcio, l’animale è stato soccorso nel più breve tempo possibile nel cuore della notte ed è stato sottoposto ai primissimi accertamenti e alle cure veterinarie. L’auspicio migliore adesso sarà quello di vederlo ritornare libero nelle foreste della Sila, vera patria di lupi da epoche immemorabili. Una bella storia d’impegno, di passione e di amore per la natura, che ancora una volta dimostra che il Lupo è un animale sacro da proteggere, con l’uomo che gli è stato amico, andando in soccorso del vero re delle foreste della Sila.

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Antonio Mancina tratto dal sito www.strettoweb.com

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