Ven. Apr 19th, 2024

Con i campani mancherà lo squalificato Mbaye. Debutta il trequartista Achik

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Impresa sfiorata. Con una gara ben giocata, accorta in tutte le fasi di non possesso del pallone e su livelli davvero alti sul piano atletico visti i tanti raddoppi e le tante coperture effettuate in tutte le zone nevralgiche del campo, il Roccella di mister Galati, domenica scorsa, è davvero andato vicino all’impresa sul campo della corazzata del girone, il Palermo.

Solo, infatti, grazie ad un generosissimo calcio di rigore concesso alla battistrada rosanero a circa venti minuti dalla fine del match dall’incerto arbitro di turno e alla rete, regolarissima, siglata di testa da Coluccio e annullata nel primo tempo, sul risultato di parità, al team di Galati, il Palermo di Pergolizzi è riuscito a venire a capo di una gara difficile e piena di insidie. Il Roccella, pur perdendo di misura il match, ha ancora una volta, dopo le due precedenti e consecutive vittorie ottenute contro il Corigliano e il Biancavilla, dimostrato di attraversare un ottimo stato di salute. L’importante, come anche il contrariato – e non poteva essere diversamente – ds del Roccella, Cecco Curtale, ha per l’ennesima volta rimarcato a caratteri cubitali, è che il club ionico non continui a subite torti arbitrali. A Palermo, infatti, la direzione di gara del “fischietto” di Pordenone, Sfira, è stata altamente penalizzante per il Roccella al punto da decidere, a favore del Palermo, il risultato finale. Ora, comunque, sarà importante mettersi alle spalle i “torti” e le amarezze subite a Palermo e pensare, vista anche l’ottima gara disputata al “Barbera”, a riprendere a fare punti-salvezza nelle prossime gare. A cominciare da domenica prossima nel delicato e importante scontro-salvezza, al “Muscolo”, col Nola. Un match, questo, da vincere a tutti i costi. Contro i campani il trainer Galati, tranne lo squalificato Mbaye, potrà contare su tutti i componenti della rosa e sul nuovo arrivato in casa amaranto: il trequartista offensivo Ismail Achik, classe 2000, ex Rende.

FONTE GAZZETTA DEL SUD

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