Mar. Mar 19th, 2024

Al CdS l’ultima parola sullo scioglimento per mafia

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Il Comune di Siderno ha deciso di opporsi al ricorso al Consiglio di Stato presentato dall’ex amministrazione guidata da Pietro Fuda contro la sentenza del Tar del Lazio che ha confermato lo scioglimento del consiglio comunale.

Come si ricorderà il Tar ha respinto il ricorso presentato da 14 ex amministratori di Siderno, componenti dell’amministrazione guidata da Pietro Fuda e del Consiglio comunale, contro il decreto che il 9 agosto 2018 ha disposto lo scioglimento dell’Ente per infiltrazioni mafiose affidandone la gestione, per un periodo di 18 mesi, da poco prorogati, alla Commissione straordinaria composta dai funzionari Maria Stefania Caracciolo, Matilde Mulé e Augusto Polito.

Nella sentenza della prima sezione del Tar si legge, tra l’altro, che all’esito dell’esame di alcune delle operazioni poste in essere dal Comune nel corso dell’Amministrazione Fuda, «si tratta di episodi in cui effettivamente si riscontra immediatamente asservimento della attività dell’ente a favore della criminalità organizzata, con possibile e contestuale pregiudizio per il Comune. Operazioni che oggettivamente sono spiegabili con fenomeni di condizionamento mafioso esercitati su dipendenti e amministratori, e non solo con la casualità».

Gli ex amministratori si sono opposti alla sentenza del Tar del Lazio depositando, nel dicembre scorso, un ricorso con la richiesta di riformare e/o annullare quella decisione. Sabato scorso la Commissione straordinaria, con i poteri della Giunta Comunale, ha deliberato di resistere al giudizio promosso dall’ex sindaco Pietro Fuda, davanti al Consiglio di Stato affidando l’incarico al difensore dell’ente. Fuda, lo ricordiamo, ha anche manifestato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco alle prossime elezioni.

ROCCO MUSCARI

SERVIZIO DI NICODEMO BARILLARO
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