Gio. Apr 25th, 2024

La scrivente D.ssa Marinella Sustich in qualità di Presidente dell’Associazione “AMICI DI NICOLA” ODV, Organismo per la tutela dei Diritti delle persone con Disabilità, denuncia la mancata erogazione da parte dell’Asp Reggio Calabria dell’assegno destinato ai disabili gravissimi. Quindi, «Le somme vanno sbloccate subito» Ill.me Autorità, in riferimento alla mancata erogazione del Fondo per la Non Autosufficienza, menzionato in oggetto, (quindi, fondi in ritardo già di 5 anni), noi crediamo che non sia accettabile dover attendere tempi biblici per ricevere questi contributi, (di cui istanze già istruite da mesi), fondi destinati a soggetti con gravissime disabilità. Persone che nell’attesa potrebbero non esserci più, disabili che si privano delle cure e dei servizi adeguati e contestuali alle proprie condizioni di salute per i ritardi della ASP. Quindi, parliamo di gente che necessita con urgenza dei fondi al fine di curarsi per vivere. Alla luce di ciò, questa Organizzazione di Volontariato rappresentando tutti i disabili aventi diritto, vi informa che «ci sono persone che stanno morendo senza ricevere le risorse stanziate in loro favore». Quindi, è tempo di agire, e l’importo dell’assegno fissato a 600 euro mensili, (stimato al momento della pubblicazione del bando), è giusto che venga immediatamente erogato senza attendere ulteriormente tempi che i disabili non hanno. «Le famiglie sono disperate perché ogni giorno fronteggiano malattie altamente invalidanti e non ricevono nemmeno quelle piccole risorse che il Governo stanzia per loro ogni anno». Questi fondi, quindi, non sono a carico delle Asp, ma provengono direttamente dall’Esecutivo. Le risorse bloccate ammontano a milioni di euro e sono provenienti dal fondo nazionale per la non autosufficienza (Fna) che ogni anno il Governo stanzia alle Regioni per sostenere le persone con gravi disabilità con assegni di cura, che dovevano essere mensili, ma in Calabria i diritti sono utopia. «Gli anni di ritardo nell’erogazione di queste risorse si sommano a gravi ritardi precedenti. La somma da sbloccare infatti proviene dal fondo che il Governo aveva già stanziato nel 2015». Questa Associazione ha sollecitato più volte sia l’Asp che la regione, ma non ha mai ricevuto risposte. Siamo in presenza di un’emergenza sociale ad altissimo rischio, e su cui le Istituzioni locali non si possono trincerare semplicemente dietro la solita “burocrazia lumaca”. Qui è in gioco la vita di oltre 200 persone alcuni delle quali totalmente paralizzate a letto ed altre con gravi disabilità. Le famiglie senza assistenza domiciliare vengono totalmente stravolte. Ci sono genitori, fratelli e figli che hanno ripercussioni sul proprio lavoro e anche sulle proprie capacità economiche perché un’assistenza privata è molto costosa. «Noi chiediamo con forza che gli organi competenti intervengano, ed alle autorità in intestazione una soluzione definitiva. Pertanto, si prega di individuare i responsabili, quindi a voler erogare in tempi stretti il contributo spettante come sopra specificato, e ribadiamo, che le persone non autosufficienti non possono più attendere e sono pronti ad una marcia delle carrozzine con lo sciopero della fame sotto i palazzi della Regione, siamo stanchi, amareggiati e abbandonati dalle istituzioni, con questa prospettiva non possiamo dirci di essere un paese civile! Certi della vostra sensibilità e disponibilità in difesa della vita, per la tutela dei diritti delle persone disabili, sicuri che ognuno per la propria competenza voglia prendere i provvedimenti del caso affinché si tuteli la salute e l’integrità di tutti i disabili, con l’auspicio che si ponga urgentemente rimedio. In attesa di un vostro sollecito riscontro, si porgono pregiati saluti.

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