Gio. Mar 28th, 2024

«Un debole perseguita un altro debole: sono storie di degrado, umiliazione e solitudine»

Continua dopo la pubblicità...


Calura
StoriaDiUnaCapinera
Testata
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Anche la scuola elementare “Enrico Rodinò” di Marina di Gioiosa ha celebrato la giornata nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo con il progetto “Un Nodo Blu, scuole unite contro il bullismo”. L’istituto comprensivo Marina di Gioiosa-Mammola insieme allo studio pedagogico “l’Albero Azzurro” della dottoressa Rosanna Sculli, supportati dalle due amministrazioni comunali, dalla parrocchia e dalle associazioni sportive gioiosane, hanno spiegato ai più piccoli il fenomeno, la sua pericolosità e come difendersi. Dopo giorni di incontri e lavori, che si sono svolti anche nei plessi periferici della scuola e nelle sedi delle associazioni aderenti, in cui gli allievi hanno realizzato cartelloni ed altri progetti a tema, ieri la giornata conclusiva durante la quale gli alunni hanno incontrato i docenti ed alcuni rappresentanti della Giunta comunale.

«In ogni storia di bullismo non c’è mai un vincitore e nemmeno un vinto – ha spiega la consigliera comunale Valentina Femia – c’è solo un soggetto debole che se la prende con uno ancora più debole e approfitta dell’incompetenza e dell’analfabetismo emotivo che domina l’ambiente in cui entrambi vivono e si muovono per affermare un potere fittizio, fatto di degrado, umiliazione, solitudine e omertà». E la dottoressa Sculli a tutti i bimbi e ai ragazzi ha ricordato che «da soli si va veloce ma insieme si va lontano». Intanto nei prossimi giorni i lavori eseguiti dagli alunni saranno esposti in municipio.

FONTE GAZZETTA DEL SUD

Print Friendly, PDF & Email