Ven. Apr 19th, 2024

Slitta la proclamazione degli eletti. Primi nervosismi e ritmo compassato alle trattative per la formazione della squadra. Resta il “nodo” Lega. Il gruppo Gentile scalpita per un posto al sole. E la neo presidente è a Roma per trattare con i big nazionali

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Il passo “rock” annunciato all’indomani del trionfo elettorale del 26 gennaio per il momento ha lasciato campo a un passo più lento e compassato. Per motivi al tempo stesso politici e tecnici, il cammino della neo governatrice Jole Santelli verso la formazione della Giunta regionale sta procedendo con il freno a mano tirato. Secondo quanto risulta da fonti del centrodestra, la Santelli da oggi sarebbe a Roma, per infittire i contatti finora mantenuti su un piano informale con i leader di Forza Italia e degli altri partiti alleati, Lega, Fratelli d’Italia e Udc: l’intenzione della neo presidente, infatti, è quella di avere un’interlocuzione diretta con i big, da Berlusconi a Salvini, dalla Meloni a Cesa, cosa che non avrebbe particolarmente entusiasmato i “colonnelli” calabresi dei partiti della coalizione. Ma si gioca anche con la tempistica, e sotto questo aspetto gli analisti politici sostengono che la quadratura del cerchio per varare la nuova giunta possa slittare alla prossima settimana. A questo approdo condurrebbero in primo luogo i tempi lunghi che si starebbero profilando per la proclamazione degli eletti, passaggio burocratico che però in questo caso diventa anche politico: attesa per i prossimi giorni, la proclamazione – per come verificato da esponenti del centrodestra presso la Corte d’appello di Catanzaro – in realtà potrebbe avvenire non prima di una settimana. Indirettamente, questo “slittamento” potrebbe diventare per la Santelli l’assist per prendere tempo nelle scelte e anche per far decantare le tensioni, le fibrillazioni, e anche i dubbi che attanagliano i partiti della coalizione vincente il 26 gennaio, evitando poi polemiche sui giornali per l’uscita di indiscrezioni più o meno confermate.
Giusto per fare un esempio, la Lega deve fare i conti al proprio interno con gli effetti della regola per cui il consigliere regionale che diventa assessore dovrà dimettersi da Palazzo Campanella: per questo due “indiziati” tra i salviniani a entrare in Giunta, come Pietro Molinaro e Tilde Minasi, non starebbero precisamente facendo salti di gioia davanti a questa prospettiva, e per questo i primi dei non eletti starebbero cominciando a “gongolare”. Giovedì sera Salvini sarà a Reggio Calabria per ringraziare i propri elettori e i propri candidati, e la sua presenza potrà servire a sbrogliare la matassa e far rientrare qualche mugugno. È evidente, comunque, che il “prendere tempo” ha anche il suo rovescio della medaglia, perché potrebbe far salire di intensità quelle che al momento sono ancora schermaglie: fonti accreditate del centrodestra infatti riferiscono di un certo “attivismo” dell’area riconducibile ai fratelli Gentile, che non hanno eletto l’eterno Pino, comunque sempre campione di preferenze, ma hanno comunque eletto al Consiglio regionale due loro “fedelissimi” come Baldo Esposito e Giacomo Crinò con la Casa delle libertà, e per questo starebbero già “scalpitando”.
Chi conosce bene i Gentile è pronto a scommettere che tenteranno di farsi sentire chiaramente quando i giochi incominceranno a farsi davvero seri. Al momento, comunque, poche certezze: una è che la giunta Santelli sarà eminentemente politica, rappresentativa, a seconda del peso elettorale, delle sei liste che l’hanno sostenuta, con Forza Italia che avrà verosimilmente un riconoscimento superiore agli alleati.
Il tema giunta si intreccia con il “nodo” della presidenza del Consiglio regionale, nel senso che chi avrà questa postazione dovrà rinunciare a un assessorato: secondo fonti del centrodestra, lo scranno più alto di Palazzo Campanella dovrebbe toccare a Fratelli d’Italia, ma non è escluso che possa finire a Forza Italia se i meloniani dovessero preferire una maggiore presenza nell’esecutivo e nemmeno la Lega ne vorrà sapere. Ma per questo e altro l’impressione è che se ne parlerà non prima della prossima settimana.

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