Gio. Apr 18th, 2024

Vincenzo Mollica lascia la Rai dopo Sanremo. L’agognata pensione del giornalista di Rai1 sarà posticipata proprio in occasione della 70esima edizione del Festival, ultima che lo vedrà inviato per il Tg1, dove per 40 anni ha curato la rubrica dedicata allo spettacolo in tutte le sue forme. “Per me è il 39esimo Festival” ricorda il grande giornalista.

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La notizia della pensione di Vincenzo Mollica era ormai nota da tempo, eppure proprio in occasione della 70esima edizione del Festival di Sanremo, il noto giornalista del Tg1 prorogherà la data in cui dovrà congedarsi dal Servizio Pubblico che lo ha visto tra i grandi protagonisti dell’informazione per ben 40 anni.

L’addio di Mollica alla Rai
Il Festival di Sanremo è da sempre un momento iconico per la televisione italiana e un grande giornalista di spettacolo, come Vincenzo Mollica non avrebbe potuto assentarsi ad un anniversario così importante per la kermesse canora, sebbene la pensione sia alle porte. In un’intervista rilasciata ad Adnkronos, il giornalista spiega cosa è accaduto in questi giorni che precedono il Festival di Sanremo e che sarebbero dovuti coincidere con il suo definitivo addio alla Rai, cosa che invece avverrà tra qualche tempo:

Dovevo andare in pensione lunedì scorso, il 27 gennaio, quando ho compiuto 67 anni. Ma la Rai mi ha prorogato il contratto di un mese per permettermi di fare questo Sanremo. Un regalo dell’ad Fabrizio Salini e del direttore del Tg1 Giuseppe Carboni, che hanno subito accolto una scherzosa ma determinata campagna di Fiorello per farmi seguire per il Tg questo ultimo festival, che per me è il 39mo. Non solo questo mi permetterà di compiere il 25 febbraio i miei 40 anni di Tg1, prima di lasciare la redazione il 29 febbraio.

I commenti su Sanremo
Da un esperto di musica e di televisione come l’ideatore di DoreCiak Gulp, la nota rubrica del Tg1 dedicata allo spettacolo, non sono mancati dei riferimenti a tutto ciò che ruota come ogni anno all’evento televisivo per eccellenza che sarà una vera e propria festa, un congedo in piena regola per un grande esponente del giornalismo che ha attraversato le varie fasi della televisione, del cinema e della musica italiana: “Da Amadeus mi aspetto un bel Festival. Lo stimo molto, è un bravo conduttore e un grande appassionato di musica, che è fondamentale. Il suo garbo ne faceva uno dei candidati naturali ad entrare con il festival nelle case di tutti gli italiani. E poi per me questo festival sarà soprattutto una festa di congedo e mi fa un piacere immenso che proprio quest’anno ci siano Fiorello, Roberto Benigni e Tiziano Ferro a cui sono molto legato”.  Non sono mancate le polemiche prima ancora che il Festival potesse iniziare, e anche queste fanno parte della vita naturale di questo grande momento della tv, come è lo stesso Mollica a spiegare: “Sanremo è diviso in tre fasi. C’è il pre-festival che è fatto di polemiche, il festival che è fatto di canzoni e il postfestival che è fatto di oblio. Perché tutte le polemiche non se le ricorda nessuno e quello che restano sono le canzoni.”

Il balconcino di Mollica
Sanremo è un posto particolare per chiunque sia appassionato di spettacolo e dopo ben 39 presenze non potrebbe non esserci un posto speciale che rievochi a Mollica tanti ricordi e momenti di grande condivisione artistica e culturale e in effetti questo luogo esiste, stiamo parlando del “balconcino di Mollica”, così come tutti gli artisti lo ricordano. Ed è proprio il giornalista a spiegare come sia nata questa consuetudine di intervistare le persone proprio in quel luogo preciso:

Nacque a metà anni ’90. Fu un’idea mia e del producer che era con me. Perché Baudo non voleva assolutamente collegamenti dal teatro che svelassero la scenografia. Quindi trovammo questo balconcino che si affaccia sull’ingresso del teatro e che rendeva l’idea dell’atmosfera. Lì ho vissuto momenti indimenticabili: Lucio Dalla insieme Pavarotti, un duetto di Orietta Berti e Laetitia Casta sulle note della marsigliese e naturalmente le interviste a tutti i conduttori. Compreso Panariello che annunciò che si ritirava dal festival mettendo tutti in allarme. Ma era una gag per far entrare Leonardo Pieraccioni in teatro prima di lui. Ne sono successe di tutti i colori. E ormai si raduna una folla sotto il balconcino, come se fosse un prespettacolo

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