Gio. Apr 18th, 2024

Calipari, l’omaggio del Paese a un calabrese del mondo
Il poliziotto morto 15 anni fa a Baghdad dopo aver liberato la Sgrena ricordato con commozione nella questura di Roma. Gabrielli: «E’ ancora un nostro collega». Messaggi di Fico e Santelli

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Nicola Calipari è stato ricordato in una commovente cerimonia presso la questura di Roma a 15 anni dalla notte in cui perse la vita sulla strada per l’aeroporto di Baghdad. Calipari il 4 marzo 2005 guidava la piccola squadra che, nel pieno del conflitto iracheno, dopo aver contribuito in maniera determinante alla liberazione della giornalista Giuliana Sgrena la stava accompagnando in aeroporto dove un aereo l’avrebbe riportata in patria. Il funzionario, quando l’auto su cui viaggiavano venne raggiunta dai primi colpi di fucile sparati da un checkpoint statunitense, per proteggere l’ostaggio appena liberato si gettò con il proprio corpo sulla Sgrena e fu colpito mortalmente alla testa.
LA COMMEMORAZIONE Nato a Reggio Calabria nel 1953, Nicola Calipari, insignito della medaglia d’oro al valor militare, è stato per oltre venti anni funzionario della Polizia di Stato ed ha svolto la sua carriera tra Genova, Cosenza e Roma. La professionalità e l’umanità con cui ha sempre svolto il suo lavoro è viva nel ricordo di quanti hanno avuto la fortuna di lavorare con lui: al primo piano della questura capitolina è posizionato il bassorilievo che lo raffigura, realizzato dall’artista Ennio Di Francesco. Ed è  proprio sull’opera scultorea che questa mattina il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha deposto una corona di alloro alla presenza dei familiari di Calipari, del questore di Roma, di autorità militari e civili, dei funzionari della questura, del giudice Erminio Amelio e di Walter Veltroni. La cerimonia è proseguita nell’aula Cocola, con la proiezione di un video che, oltre a ripercorre i momenti più significativi della sua brillante vita professionale, ha ricordato a tutti i presenti il lato più umano di questo esemplare funzionario di Polizia. «Nicola, negli incontri che avevamo sullo stesso corridoio dove ora si trova il bassorilievo, mi ha trasmesso l’insegnamento della dignità – ha ricordato Gabrielli – un sentimento che crea quella comunanza che fa grande la nostra amministrazione». Il capo della Polizia ha chiuso la cerimonia ricordando a tutti che Nicola Calipari «è ancora un nostro collega ed è, e sarà sempre, nei nostri cuori».
L’OMAGGIO DELLE ISTITUZIONI Tanti, gli omaggi di rappresentanti istituzionali a Calipari. Su Facebook il presidente della Camera, Roberto Fico, ha ribadito «sincera vicinanza e solidarietà ai familiari di Nicola Calipari. La sua morte ha lasciato dolore nelle persone che lo hanno amato ed un profondo turbamento in tutti coloro che ne hanno conosciuto il valore di servitore dello Stato, capace di compiere il suo dovere fino in fondo e di non tirarsi mai indietro davanti alle responsabilità e ai molti rischi che, pure, conosceva. Vi è sempre stato, nel suo modo di operare professionalità ma anche, e soprattutto, generosità ed umanità. È stato e resterà – ha sostenuto Fico – un esempio e un modello anche per le nuove generazioni». «Con amicizia e affetto ricordo Nicola Calipari», ha detto a sua volta il presidente della regione Calabria, Jole Santelli: «Quindici anni fa come oggi il nostro Paese ha perso uno dei suoi uomini più preparati e valorosi, che ha reso onore allo Stato, perdendo la vita in Iraq, nelle fasi successive alla liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. A Rosa, Silvia e Filippo – ha concluso la Santelli – il mio abbraccio affettuoso».

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