“Se ho paura? Mentirei se dicessi di no…”. Il
racconto di un infermiere reggino che ha deciso di andare al nord per aiutare i
propri colleghi
C’è anche un infermiere reggino.
Tra i tanti operatori sanitari che in queste ore hanno risposto ‘presente’
all’appello e alla richiesta di aiuto da parte degli ospedali del nord per far
fronte all’emergenza del coronavirus, c’è
anche Francesco Anoldo, dipendente dell’azienda ospedaliera reggina
del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
“Nei prossimi giorni presenterò la richiesta di trasferimento in comando
temporaneo in uno degli ospedali della zona rossa rossa. Lì ci sono colleghi
che hanno bisogno di braccia non di post”.
Questo il post di qualche giorno fa apparso sulla sua pagina FB.
Detto, fatto.
L’infermiere reggino ha subito presentato la propria candidatura manifestando
l’interesse a prestare attività assistenziale presso le aziende sociosanitarie
della Regione Lombardia in particolare indicando l’ospedale
di Lodi. Si tratta di incarichi di natura occasionale e temporanea
che verranno concordati tra l’azienda e il professionista a seconda della
disponibilità manifestata e del perdurare della necessità assistenziale.
“In passato ho prestato il mio aiuto in occasioni emergenziali con
la Protezione Civile a seguito del terremoto in Emilia, di
alluvioni o altre situazioni in cui era necessario un aiuto concreto –
spiega Francesco Anoldo – Anche in questa occasione ho pensato di
rispondere all’avviso pubblico fatto
dalla Regione Lombardia semplicemente per dare una mano ai
tanti concittadini”.
Il motivo della richiesta di Francesco Anoldo è semplice.
“Il nostro mestiere va aldilà di un semplice lavoro. L’ospedale
di Lodi rientra tra le strutture che vivono maggiore difficoltà e i
colleghi del nord hanno bisogno di aiuto”.
Molti infermieri hanno già preso servizio nei reparti degli ospedali colpiti
dall’emergenza coronavirus, dando sollievo ai colleghi stremati dalla
cronica carenza di personale e dallo straordinario afflusso di pazienti.
“Se ho paura? Mentirei se dicessi di no ma il contagio può avvenire ormai
ovunque”.
L’infermiere reggino infine rivolge un messaggio a tutti gli italiani.
“Siamo tutti in una situazione di vera emergenza. Nord, sud, centro, zona
rossa o gialla non cambia nulla. Ormai il coronavirus circola e si diffonderà
ancora. Si dovrebbe solo pensare alla cura e ad aiutare le persone e le realtà
in difficoltà. In Lombardia adesso c’è più bisogno di quanto ce ne
sia qui e non vedo l’ora di andare…”.
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