Gio. Apr 25th, 2024

Diciotto consiglieri del centrodestra chiedono (e ottengono) un rinvio. La prima assemblea si farà nel giro di una settimana in videoconferenza. Callipo non ci sta: «Non possiamo aspettare i tatticismi dei partiti». Tassone: «La maggioranza non capisce la gravità della situazione»

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Non va giù a parte dell’opposizione la decisione – presa su sollecitazione di 18 consiglieri di maggioranza – di far saltare di nuovo la prima seduta del consiglio regionale.

CALLIPO: «BASTA TATTICISMI» «Non possiamo più permetterci di stare ad aspettare i tatticismi dei partiti: è ora che la Calabria abbia una Giunta e un Consiglio regionale operativi. In un momento come questo non si può lasciare una Regione senza una squadra di governo al completo, che sia composta da assessori autorevoli e competenti, e senza un’Assemblea legislativa nel pieno dei suoi poteri. Il Consiglio regionale, seppur con le dovute e necessarie precauzioni per garantire la sicurezza di tutti, deve insediarsi subito: l’ipotesi di un ulteriore rinvio è a mio avviso impraticabile». È quanto dichiara Pippo Callipo consigliere regionale e leader di “Io resto in Calabria”, che aggiunge: «Se tantissimi operai, madri e padri di famiglia, continuano a lavorare per 1200 euro al mese per tenere in piedi questo Paese, correndo dei rischi e producendo beni e servizi essenziali per la collettività, la politica, con tutele e compensi molto maggiori, non può rifiutare di fare il suo dovere. I consiglieri regionali della Calabria, che percepiscono uno stipendio di oltre 11mila euro al mese, non possono dare l’idea – prosegue Callipo – di abbandonare la nave nel momento di difficoltà. È proprio per dare questo segnale che ho lanciato nei giorni scorsi la proposta di donare una tantum i 6mila euro corrispondenti alle “spese di esercizio di mandato” per sostenere chi fronteggia in prima linea l’emergenza Coronavirus. Finora hanno aderito quattro consiglieri regionali (Pietro Molinaro, Graziano Di Natale, Francesco Pitaro e Marcello Anastasi), il consigliere provinciale di Cosenza Andrea Cuzzocrea e, proprio nelle scorse ore, anche il senatore Giuseppe Mangialavori; ringrazio tutti loro per la sensibilità dimostrata. Spero che, mentre tantissimi imprenditori e cittadini si impegnano in donazioni a favore della Sanità, anche chi ricopre cariche pubbliche – conclude il leader di IriC – senta il dovere di dare il proprio contributo. La politica deve fare la sua parte, ora più che mai!».

TASSONE: «SCENARIO INCREDIBILE» «Sono passati 50 giorni dalle elezioni regionali e ancora la prima seduta del Consiglio regionale non ha avuto luogo. È uno scenario incredibile, che non avremmo mai immaginato. Certo, siamo in piena emergenza, ma non possiamo non ravvisare responsabilità gravi da parte di chi non ha capito che, proprio in questo momento, la Calabria ha bisogno della piena operatività dei suoi rappresentanti».
Il consigliere regionale Luigi Tassone sottolinea che «l’aspetto sanitario per i cittadini è prioritario rispetto a tutto il resto» e «a maggior ragione i calabresi dovrebbero poter contare su una Giunta e su un Consiglio regionale funzionanti ed efficienti». «E invece – rileva Tassone – tutto è paralizzato: il Consiglio non si è insediato, le Commissioni non sono state costituite, la Giunta deve essere nominata. In particolare, questo nuovo rinvio del Consiglio ci fa comprendere che la maggioranza forse non si è resa conto della gravità della situazione».
Tassone fa emergere anche «la richiesta di rinvio giunta a tarda sera lascia trasparire problemi di carattere politico nel centrodestra ed alimenta la disaffezione della gente che non riscontra la serietà delle Istituzioni. È uno spettacolo tanto triste quanto inspiegabile, che accresce la sfiducia e che alimenta l’indignazione della gente. E dà la netta sensazione di limitazione della democrazia. Oltretutto – conclude Tassone – stiamo andando avanti con l’esercizio provvisorio e sarebbe necessario approvare il bilancio al più presto. Dovremmo essere noi consiglieri regionali – conclude – a dare l’esempio di serietà, purtroppo i fatti si stanno incaricando di dimostrare il contrario».

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