Ven. Apr 19th, 2024

La pandemia da Coronavirus ha messo a dura prova il SSN.Regioni come Lombardia , Veneto , Emilia Romagna, dotate di un eccellente servizio sanitario, sia pubblico che privato sono in sofferenza.Per il momento grazie all’abnegazione di Medici, Paramedici ed Amministratori, si riesce ad erogare le cure necessarie ma, se il contagio dovesse aumentare, con ogni probabilità non si riuscirà più ad elargire le prestazioni sanitarie opportune.In Calabria il servizio sanitario era già in sofferenza prima dell’emergenza COVID 19.Devastato da 10 anni di commissariamento e tagli che, non hanno tenuto in nessun conto la necessità primaria dei cittadini, di avere nella propria Regione la possibilità di poter usufruire di cure dello stesso livello di quelle erogate ai Veneti o ai Lombardi.Non che in Calabria non ci sia qualche centro di eccellenza e professionisti di prim’ordine, che in altro contesto potrebbero fare e dare molto di più.L’assenza di una cultura di buon governo ha accresciuto le distanze tra la Calabria ed il resto d’Italia; ha contribuito in maniera determinante alla “fuga di cervelli”. Basti pensare a quanti Calabresi fanno ricerca nelle Università del centro nord o in Università estere.Quanti Calabresi sono ai vertici di Ospedali del centro nord.Errori e malcostume della classe politica che avrebbe dovuto governare il servizio sanitario, malcostume da cui non può chiamarsi fuori la classe medica, hanno ridotto allo stremo il servizio sanitario della Regione Calabria; sono ripresi i viaggi della speranza verso le regioni del centro nord con conseguente emorragia di denaro sottratto al bilancio regionale per mobilità passiva.Il Servizio sanitario smuove enormi interessi, intorno ad essi si scatenano grandi appetiti il più delle volte illeciti, rendendo vani i ritorni positivi che deriverebbero da una oculata, seria ed onesta gestione dei fondi erogati in favore del servizio stesso.L’introduzione di criteri di selezione della dirigenza che poco hanno a che fare con il merito e le capacità, ma basati quasi esclusivamente sul clientelismo, hanno contribuito, salvo poche eccezioni, ad abbassare la qualità delle prestazioni.L’emergenza COVID 19 è il primo banco di prova per il neo eletto governo regionale.Molto apprezzabile la decisione della Presidente Santelli di chiedere ai Prof. Franco Romeo, Raffaele Bruno e Paolo Navalesi di affiancare la task –force regionale in questa ardua prova.Il nostro servizio sanitario è fragile, la sua debolezza è particolarmente avvertita da chi vive in provincia, l’epidemia di coronavirus finirà, è sempre stato cosi; occorrerà però non dimenticare questi giorni e da qui ripartire, per creare un nuovo servizio sanitario regionale da offrire ai Calabresi, valorizzare ancor più la già ottima Facoltà di Medicina di Catanzaro; il merito e la competenza, la buona amministrazione, dovranno essere la stella polare. Sono certo che l’On. Jole Santelli abbia già le idee molto chiare.                                                                                                       Dott. Giuseppe Bonavita

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