Ven. Apr 19th, 2024

Il Porto di Roccella alla prova del Covid-19

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Abbiamo chiesto a Fabio Filocamo, Amministratore unico del Porto delle Grazie – Marina di Roccella.

Ci può dire com’è andata e qual è la situazione attuale in porto?

Il Porto delle Grazie è rimasto sempre aperto e funzionante. A differenza di molti altri porti turistici in Italia, Marina di Roccella non ha mai chiuso. Né come approdo, per chi avesse necessità in navigazione e transito. Né come infrastruttura, a servizio dei propri clienti. Tanto i residenti ospiti in porto che gli altri, a distanza – e pure nelle occasioni di maltempo e per tutto il periodo in cui l’uso le imbarcazioni è interdetto – seguono a fruire dei nostri servizi. In particolare, si è tenuta alta la vigilanza e messa in sicurezza degli ormeggi, nonché una accurata igiene e sanificazione dei locali, di primaria importanza per chi vive in marina. Sotto il profilo amministrativo, si fanno i conti con la situazione. Con gli aggiustamenti del caso, si prosegue tuttavia a fare scelte importanti per il futuro. Del resto, i progetti avviati sono di lungo respiro e questa crisi passerà.

Come è stata affrontata l’emergenza sanitaria da Covid-19?

La si è affrontata con criterio e sangue freddo. La priorità assoluta è stata, da subito e senza nessun indugio, la prevenzione e messa in sicurezza della salute delle persone: personale, clienti e così dell’intera comunità. Tengo a dire che le attività si sono sempre svolte, primariamente e inderogabilmente, nel rispetto delle più strette e rigorose misure di prevenzione sanitaria, a tutela dei lavoratori. Anzi, in qualche misura, ho voluto persino smorzare lo spirito di servizio di alcune unità di personale. Quasi tutti hanno espresso il desiderio di non interrompere o ridurre i loro carichi, salvo esservi costretti dalle circostanze. Ad oggi, l’azienda non ha fatto uso di neanche un’ora di cassa integrazione. Vedremo fin dove e cosa ancora si potrà fare più avanti. Intanto, a beneficio esclusivo del personale – ancor prima di molte imprese, di cui si è letto sui giornali, anche più grandi e note a livello nazionale – nei primi giorni dell’emergenza, non ho esitato a cercare e sottoscrivere, nello spazio di poche ore, una copertura assicurativa contro il Covid-19. Un piccolo elemento di serenità, per ciascuna risorsa e famiglia, che contenesse alcuni servizi accessori, tra cui un servizio di consultazione medica specializzata, indennità e servizi di assistenza a domicilio. Fermo restando che la migliore cautela, cui siamo tutti tenuti, nel nostro stesso interesse, è di osservare le misure prescritte.

Qual è l’impatto aziendale che la crisi ha e avrà sull’azienda Porto?

Non c’è dubbio che l’emergenza pandemica ha avuto un tremendo impatto anche sulle attività del Marina e rischia di pregiudicare assai gravemente non soltanto la prossima stagione estiva, ma l’intera annualità o, peggio, la nuova programmazione. L’interruzione economica è senza precedenti e sotto gli occhi di tutti. Le prenotazioni per i prossimi mesi sono crollate, come, del resto, per ogni altra struttura ricettiva. In realtà, però è stata una brusca conferma di alcune crescenti necessità. Ci pone infatti di fronte a una doppia sfida. Anzitutto, rafforza il mio personale convincimento che la gestione ordinaria non ammette sbavature e richiama ancor più all’ordine il bisogno di organizzazione ed efficienza, ma anche al rispetto degli equilibri. La Porto delle Grazie è un’azienda come le altre e, per quanto sia ovvio sottolinearlo, va ugualmente detto: non può rischiare squilibri finanziari, a tutela dei propri soci, dipendenti, clienti, collaboratori e fornitori. Occorre rafforzare un’organizzazione d’impresa, perché possa essere motore di sviluppo per il territorio. Per altro verso, per come già in pianificazione da qualche mese, sono oggi ancora di più convinto della necessità di ridefinire il modello di business, migliorandolo, anche tramite l’offerta di nuovi servizi, oltre che, nei limiti del possibile, di riqualificare l’infrastruttura, sapendo bene come sconti gli anni che porta. Anche per questo, ci vuole massima attenzione all’equilibrio tra costi e ricavi, oltre che salvaguardare il valore del patrimonio netto, anche al fine di poter accedere a fonti di finanziamento, ormai indispensabili, per poter garantire gli investimenti necessari.

Nell’emergenza, come sono state le interazioni con le Istituzioni?

L’emergenza Covid-19 è stato un buon banco di prova per tutti. Per parte nostra, posso testimoniare che la collaborazione con tutte le Autorità locali coinvolte è stata efficace e continua. Desidero quindi ringraziarle pubblicamente tutte per il supporto, invero reciproco, sin qui assicurato, a favore di cittadini e clienti. Altro sarebbe dire di quel che, in più o diverso, potrebbe farsi o almeno attendersi, a livello nazionale e regionale, soprattutto per il dopo emergenza. Ma questo è un discorso che necessita un approfondimento a parte. Sono in stretto e proficuo contatto con i vertici nazionali delle associazioni di categoria. Confido su una competente e autorevole opera di mediazione col Governo. Mi attendo si possa ugualmente aprire una interlocuzione positiva con le Istituzioni regionali. Le imprese, specie e ancora di più oggi, a questa regione, servono come l’aria.

Cosa possono aspettarsi i clienti da questa situazione?

L’impatto finanziario dell’emergenza Covid-19, per l’azienda porto, è stato subito palese e rischia di essere devastante. Questo, purtroppo, è vero anche per qualche nostro cliente. Nei limiti di quanto sia sostenibile economicamente, sono impegnato e sto definendo delle soluzioni commerciali che possano venire incontro alle esigenze di tutti, senza pesare troppo su nessuno. Comunicheremo a breve i dettagli di una campagna di rinnovata vicinanza tra il Porto e i suoi clienti, presenti e futuri. Sarà comunque il massimo consentito dalle circostanze. Segno tangibile di una comunità che si stringe a sé, per puntare a un percorso di crescita, nel rispetto e bene comune.

Quale potrebbe essere una parola per il futuro?

Ottimismo. Con la volontà di affrontare, tutti insieme, la situazione, facendo ciascuno la propria parte, con impegno e cura, ma anche con grande decisione e la ferma determinazione che ci vuole in situazioni di crisi.  Giuseppe Mazzaferro | direzione@telemia.it 

SERVIZIO DI GIUSEPPE MAZZAFERRO

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