Mer. Apr 24th, 2024

“Gli omicidi di Giuseppe Barchetta, avvenuto ad Arghillà nel 2006, e quello di Raffaele Marafioti, avvenuto nello stesso quartiere nel 2007, sono collegati”. Ne è convinto Klaus Davi, che sta dedicando un’inchiesta a puntate alla vicenda e che preannuncia nuove rivelazioni. “Ci furono approfondite indagini delle forze dell’ordine che, anche a causa della poca collaborazione di chi sapeva, non condussero ai colpevoli. Ma forse oggi qualcosa è cambiato”. Il giornalista dice che “presto tornerò sull’argomento, portando alla luce episodi inediti o magari presenti nelle scrupolose inchieste ma non noti al grande pubblico e quindi ai potenziali interessati”. Davi poi aggiunge: “La gente si sta stancando della ‘Ndrangheta e sta intravvedendo nel giornalismo d’inchiesta – cosa diversa dal giornalismo giudiziario – una possibilità per raccontare la verità senza necessariamente esporsi in prima persona. Lo trovo comprensibile, anche considerato come i pentiti vengano mollati dallo Stato, come ci hanno raccontato Luigi Bonaventura e molto altri. Mi fa piacere che le persone abbiano fiducia sul fatto che un’informazione venga esclusivamente usata per fare giornalismo. Il mio unico criterio – come quello di tanti altri colleghi – è di pubblicare se di interesse o cestinare se di dubbio interesse. La genesi delle notizie che mi vengono date è un’informazione che  morirà con me e questo ormai lo stanno capendo le persone che mi contattano e che colgo l’occasione per ringraziare”.

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