Gio. Mar 28th, 2024

L’eparina è un valido alleato delle terapie contro il Covid-19. Gli anticoagulanti si stanno dimostrando in grado di alleggerire, almeno di un 25%, i ricoveri nei reparti che accolgono pazienti affetti da Coronavirus. L’idea è arrivata dal professor Alessandro Mascitelli, responsabile del centro flebologico di Villa Tirrena di Livorno, che è stato il primo esperto a decifrare l’efficacia delle terapie anticoagulanti nei trattamenti per frenare il virus. L’intuizione è arrivata da un’osservazione clinica: nelle autopsie effettuate su pazienti affetti da Covid-19, è stato identificato il segno di una trombosi massiva, e da qui si è compreso quali possano le cause improvvise che hanno scatenato il dramma dei decessi in molti ospedali d’Italia. Si è dunque proceduto con un protocollo che sta attenendo i primi effetti positivi in molti ospedali Covid, dalla Toscana alle zone del Nord, come quella bergamasca, messe in ginocchio dal Coronavirus.

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Il Prof. Francesco Blasi, direttore del Dipartimento di medicina interna e della Unità Operativa Complessa di Pneumologia del Policlinico di Milano, ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano e Presidente della società delle scienze umane, su Radio Cusano Tv Italia, fatto accenno all’eparina anche parlando delle situazione a Milano. “L’epidemia nella città di Milano non ha ancora rallentato come ci si aspettava e come è successo nella provincia di MilanoAl Policlinico c’è minore pressione sul pronto soccorso, quindi un pochino di effetto si vede e dobbiamo ringraziare i cittadini che stanno rispettando le regole. Notiamo nei nostri pazienti che si formano dei trombi a livello delle vene delle gambe, ma anche delle arterie che vanno al polmone. Quindi la terapia con eparina a basso peso molecolare sta entrando nel nostro protocollo di cura, anche se mancano ancora degli studi che diano un’evidenza a questa sensazione che abbiamo tutti. Sappiamo che dopo il virus dell’influenza si ha un aumento degli infarti miocardici. I virus in generale danno infiammazione e l’infiammazione è uno dei fattori causali, quindi non è una caratteristica assolutamente propria di questo Coronavirus“.

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