Gio. Apr 25th, 2024

          Quello che era prevedibile è accaduto nuovamente. Un’altra aggressione al personale del Pronto Soccorso dell’Annunziata è stata perpetrata.

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           Nessuno provi a definire questo gesto come imprevedibile ed inatteso. È il frutto, certamente, di reazioni dettate, forse, da patologie, ma anche dell’incuria e della sottovalutazione delle ripetute denunce presentate dal SUL Calabria. Ai primi giorni di febbraio avevamo chiesto un incontro alla Direzione Amministrativa dell’Annunziata; nella conferenza stampa del 24 febbraio abbiamo chiaramente specificato che il primo dei nostri obiettivi era quello di mettere in sicurezza il personale medico e paramedico del Pronto Soccorso anche assicurando il riempimento di organici particolarmente deficitari; il 27 febbraio abbiamo inviato un promemoria al Commissario sull’argomento; il 10 marzo abbiamo inviato una dettagliata relazione, frutto di una indagine sul campo del nostro comparto sicurezza e, dopo la lunga pausa da lockdown nella quale le condizioni del Pronto Soccorso hanno avuto respiro per un drastico calo di afflussi, il 6 maggio chiedevamo misure urgenti, fra le quali quelle riguardanti la sicurezza al Pronto Soccorso.

          C’è una responsabilità nel non aver agito e nel non aver delineato un programma che consentisse di mettere in sicurezza il reparto. Ripetiamo: al Pronto Soccorso dell’Annunziata si entra da mille entrate e si esce da mille uscite. E lì ci stanno medici e paramedici, strumenti e medicinali esposti alle possibili razzie. Il triage non funge da filtro e la sicurezza non è garantita a causa dell’estrema ristrettezza del personale addetto.

          Ciò detto, il SUL Calabria esprime pubblicamente la solidarietà alla Dottoressa aggredita, chiede conto all’Amministrazione dei motivi per cui mai vi sia stato un confronto, anche telefonico o telematico in questa fase convulsa, dei motivi per cui quanto denunciato ed oggettivamente riscontrabile non ha avuto alcuna attenzione e attività.

          Su quanto denunciato il SUL Calabria ha dato mandato ai propri legali di predisporre un esposto alla Procura della Repubblica che faccia chiarezza sulle condizioni nelle quali si è costretti ad operare. Intanto chiediamo alla Presidente della Regione Calabria, on. Jole Santelli, di intervenire con immediatezza per assicurare la piena agibilità del Pronto Soccorso nelle condizioni di massima sicurezza di tutto il personale, degli utenti che vi si rivolgono e delle famiglie che li accompagnano.

 

Rappresentante Sindacale Aziendale   Federica Messineo

 

Segretario SUL per la Sicurezza  Antonio Luvarà     

   

Segretario Generale Regionale SUL/Calabria Aldo Libri      

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