Ven. Apr 19th, 2024

Un grazie speciale in questa giornata delle comunicazioni sento di
esprimerlo a tutti Voi giornalisti sia della carta stampata che della
tv e dei network. Il vostro lavoro è stato validissimo in questo
tempo di lockdown. Specie aiutando i fedeli a vivere la loro
esperienza di fede favorendo i contatti e la comunicazione tra i
pastori della chiesa ed i fedeli.
Veri strumenti di evangelizzazione, nel mettervi a disposizione del
popolo di Dio e nel favorire la preghiera, attenuando i disagi dei
fedeli per la lontananza dalle celebrazioni liturgiche.
Grazie per questo vostro quotidiano impegno nel favorire il
dialogo e la comunicazione nelle nostre comunità.
Il vostro servizio giornaliero non è solo comunicazione fredda di
notizie di ogni genere, ma azione di discernimento della vita della
comunità, valutazione di quanto accade, promozione e sviluppo di
una coscienza critica e ben documentata.
Auspico che possiate trovare parole intelligenti, che aiutino a
leggere in profondità le vicende dell’oggi e quelle di ieri, non solo
la cronaca ma anche la storia locale.
Invito ciascuno ad accogliere il messaggio di Papa Francesco per
la 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali , titolato
‘Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria’ (Es 10,2).
La vita si fa storia”.
Il richiamo al testo dell’Esodo porta considerare il giornalista un
cronista della storia, chiamato a ricostruire la memoria dei fatti.

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Non mancate mai di mettere al centro della notizia l’attenzione
alla singola persona. Ed anche quando la critica è legittima e
assolutamente necessaria, il rispetto del singolo, della sua vita,
delle sue idee, non può essere mai trascurato.
Aiutate i lettori e le comunità a conoscere la propria storia e quindi
a conoscersi meglio. Siate persone che fanno formazione
attraverso l’informazione. Giornalisti che cercano la verità, che
non costruiscono in modo troppo arbitrario la notizia, che si
documentano, che non si lascino prendere dall’emotività, e
soprattutto capaci di cogliere quei germi di bene che sono
disseminati nella realtà che vi trovate a raccontare. Come afferma
papa Francesco, c’è “bisogno di pazienza e discernimento per
riscoprire storie che ci aiutino a non perdere il filo tra le tante
lacerazioni dell’oggi; storie che riportino alla luce la verità di
quel che siamo, anche nell’eroicità ignorata del quotidiano”.
Date sempre spazio alla speranza, nel rispetto della realtà e della
corretta narrazione dei fatti. Fra le tante notizie che raccogliete,
non omettete quei fatti, quelle storie e testimonianze che
infondano speranza.
Date voce al bene, ed il bene vi guiderà alla verità.

SERVIZIO DI GIUSEPPE MAZZAFERRO

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