Gio. Apr 25th, 2024
Un’imbattibilità che dura da ben 55 partite
La Reggiomediterranea seconda al momento della sospensione era a soli tre punti, ma sempre sconfitta

Come era prevedibile, l’emergenza Covid-19 ha fatto calare il sipario sul campionato di Eccellenza, sospeso quando ancora mancavano sei giornate al termine. Un provvedimento preso a malincuore, ma condiviso da tutti, che consente al San Luca di approdare nel campionato di serie D, per la prima volta nella sua lunga storia calcistica. Al momento della sospensione, avvenuta subito dopo il ritorno dell’ottavo di finale di Coppa Italia, il San Luca, dopo 24 giornate, guidava la classifica con tre punti di distacco sulla ReggioMed, posizione che ha occupato sin dalla prima giornata, in virtù di 14 vittorie e 10 pareggi per un totale di 40 gol realizzati e soltanto 9 subiti, e un imbattibilità che ha toccato 55 partite.

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Dette così le cose la promozione del San Luca nel massimo campionato di serie D, è la decisione più giusta, per non dire la meno criticabile da chi ancora sperava nella ripresa delle ostilità. Ma è chiaro che agli avversari rimane il rammarico, perché a sei giornate dal termine, sul piano dei numeri l’aggancio e il relativo sorpasso in vetta erano ancora possibili. Un dato di fatto che non conosceremo mai e lascia qualche piccola ombra sul campionato 2019-2020, anche se il cammino e il comportamento del San Luca non dovrebbero lasciare spazio a nessun tipo di dubbio e recriminazione, visto e considerato che il San Luca è stata l’unica squadra a chiudere senza sconfitte. E l’unica squadra che ha cercato in tutti i modi di intralciare il cammino della capolista, che bisogna ricordare ai nastri di partenza si presentava come matricola, la ReggioMed, è stata battuta per ben tre volte dalla squadra del presidente Giampaolo.

Un ruolino di marcia devastante e pulito, un percorso netto sul quale pesa l’interruzione della fase finale di Coppa Italia, che il San Luca avrebbe potuto portare a casa, visto che negli ottavi di finale aveva eliminato il fortissimo Giarre, e nei quarti doveva incontrare una tra il Corato e l’Afragolese. Due compagini a portata del San Luca che nel suo progetto a lungo raggio aveva messo in preventivo oltre alla vittoria finale del campionato, anche la finale di Coppa Italia, dopo aver vinto e conquistato la Coppa Italia Dilettanti Regionale, sfiorata l’anno prima nella finale di Palmi contro il fortissimo Corigliano.

ANTONIO STRANGIO (Gazzetta del Sud)

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