Sab. Apr 20th, 2024

Pubblichiamo un comunicato di
NIDIL e FP CGIL Reggio Calabria – Locri.
“Nel complesso e articolato scenario dei lavoratori atipici – esordiscono Achille Scarfò Responsabile del NIDIL e la Segretaria Alessandra Neri della FP CGIL – è arrivato, il momento di fare chiarezza su una nuova figura professionale, che da molti mesi ormai, desta polemiche, divenendo, spesse volte, fonte di strumentalizzazione nel dibattito politico e sociale.”
Nel panorama delle politiche attive, strettamente connesso al Reddito di Cittadinanza, la misura volta a contrastare la povertà, la disuguaglianza, l’esclusione sociale (con un sostegno economico erogato dallo Stato ad integrazione dei redditi familiari) e al contempo favorire l’inserimento lavorativo, si profila il ruolo focale dei cosiddetti “Navigator”.
Nuovi precari certamente, che da contrattualizzati con rapporto di lavoro Co.Co.Co (contratto di collaborazione continuata e continuativa) da Anpal Servizi, prestano servizio presso i Centri per l’Impiego, e hanno, paradossalmente, il compito di aiutare i disoccupati a trovare lavoro.
Forti delle loro competenze e della loro professionalità, ricchi di quell’entusiasmo tipico di chi sa che può offrire un servizio utile alla collettività, si impegnano giornalmente nella loro mission, nel difficile compito di accompagnare i beneficiari verso la piena inclusione sociale e lavorativa, operando in sinergia e in affiancamento ai funzionari amministrativi dei CPI e delle Sedi Locali Coordinate, nello svolgimento dei colloqui per la stipula del Patto per il lavoro, provvedendo alla profilazione qualitativa, allo scopo di erogare servizi realmente personalizzati di accompagnamento e inserimento nel mercato del lavoro, favorendo, dunque, l’incrocio domanda offerta, promuovendo e pubblicizzando gli incentivi alle imprese e all’auto imprenditorialità, nella piena attuazione delle mansioni loro affidate, ed assicurando l’assistenza tecnica in osservanza del contratto di lavoro sottoscritto.
“Contrariamente a quanto riportato sulla stampa dai mal pensanti – proseguono i due dirigenti sindacali – i Navigator in azione nei CPI dell’area Metropolitana, durante il lockdown, dovuto all’emergenza COVID-19, hanno continuato, incessantemente, le loro molteplici attività in modalità smart working, alla stregua di tutti gli altri dipendenti pubblici e privati. Di questi giorni, difatti, una pubblicazione sul Portale di Anpal Servizi, rende noto – aggiungono – quanto in CGIL avevamo già avuto modo di appurare dalla voce diretta degli stessi lavoratori, in riferimento alle molteplici attività da loro svolte, anche in back-office da casa, ed in particolare dai Navigator operanti nel Centro per l’Impiego di Reggio Calabria e nelle Sedi Locali Coordinate. In effetti gli stessi durante la quarantena hanno dato continuità a tutte le attività intraprese in ufficio, antecedentemente alla chiusura dei Centri per l’Impiego. In particolare, si sono attivati, prontamente, nell’individuare i profili da inserire nel settore sanitario, hanno provveduto a predisporre e a pubblicare le vacancies sul portale MyAnpal, ed hanno supportato in remoto e tramite contatto telefonico i percettori RdC nella registrazione sullo stesso portale consentendo la corretta profilazione e la pubblicazione del curriculum vitae, per favorire, anche, in questo periodo particolare l’incrocio domanda-offerta di lavoro.”
“Per il NIDIL e la FP CGIL Reggio – Locri – concludono Scarfò e Neri – la sfida da vincere per rendere davvero funzionale il Reddito di Cittadinanza, in particolare nel nostro contesto territoriale regionale e metropolitano, caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione, sarà attuare una vera riforma delle politiche del lavoro, prevedere norme che mettano in atto misure, che incentivino le assunzioni, attraverso la concessione di sgravi fiscali, e che al contempo, sostengano l’autoimpiego e la creazione di impresa, ma, altresì, la capacità di Anpal Servizi e Regione Calabria di interagire consapevolmente, sfruttare a pieno le competenze e le professionalità racchiuse in questa nuova figura professionale, e le potenzialità offerte dalla tipologia contrattuale in essere, che consente autonomia di movimento e di azione nello svolgere l’incarico affidato. Un’attività che non deve necessariamente essere espletata sempre in presenza in ufficio, ma bensì concretizzarsi, maggiormente, in un servizio più di prossimità alle aziende, per favorire l’inclusione sociale e lavorativa, pur sempre continuando nel prezioso servizio offerto all’utenza e alla comunità in sinergia con le professionalità presenti nei Centri per l’Impiego e nelle Sedi Locali Coordinate.”
Reggio Calabria 22.06.2020

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Alessandra Neri Achille Scarfò

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