Gio. Mar 28th, 2024

La nota si chiude con la dichiarazione di essere «già pronti a fornire la delibera in bozza a tutte le 42 amministrazioni della Locride».

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Tutte le Amministrazioni producano una delibera da inviare al Governo

Per difendere e rendere concreto il completamento e l’elettrificazione della tratta ferrata jonica occorre che le 42 amministrazioni locridee approvino singolarmente «una delibera di Consiglio in cui possa trovare spazio la voce del territorio e la richiesta, a Governo e Regione, dell’ultima tranche di finanziamento per la realizzazione di quanto già previsto e già in corso d’opera nel resto della fascia ionica calabrese». A sostenerlo è il movimento politico locrese “Iniziativa Democratica”, stupito che il sindaco Giovanni Calabrese, delegato dei sindaci della Locride alle infrastrutture, «chieda oggi, per una ripicca assolutamente fuori contesto arricchita da disarmante ignoranza tecnica, lo smantellamento della ferrovia ionica proprio ora che tutto sta per procedere per come lungamente atteso da decenni». Calabrese, sulla propria pagina Fb aveva postato che “Rfi programma investimenti in tutta Italia ma si “dimentica” della Locride. Probabilmente noi non abbiamo diritto a un servizio ferroviario adeguato. Invito allora Rfi a smantellare quel “pezzo di ferro” che separa i territori urbani dal mare. Oggi quel binario semimorto e senza alcuna prospettiva rappresenta solo una barriera allo sviluppo turistico».

Anche il movimento evidenzia che «la Locride, unitamente a gran parte della fascia jonica, è la grande assente nel piano di “iperconnessione ferroviaria ad alta velocità” dell’Italia prospettato dal Governo durante gli “Stati Generali” in corso a Villa Pamphili. La constatazione, però, non meraviglia affatto il movimento dal momento che aveva ben chiaro cosa intendesse dire il presidente Conte qualche settimana fa annunciando l’impegno dello Stato per collegare ad alta velocità Reggio e Taranto. Era dai tempi del Piano delle grandi opere disegnato a da Berlusconi a Porta a Porta nel 2001 – icordano i rappresentanti del movimento -, che l’alta velocità tra lo Stretto e la Puglia aveva ormai preso, seppur teoricamente, la via bruzia rispetto al secolare corridoio ionico che dall’Unità d’Italia ai primi anni del 2000 aveva visto la fascia ionica come terra privilegiata per collegare tra loro Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Solo un prototipo, frettolosamente abbandonato dalla Fiat Ferroviaria, aveva fatto concretamente sognare e promettere che un giorno un Pendolino diesel avrebbe ondeggiato veloce e discreto a ridosso del nostro mare».

Ma al contrario di Calabrese, “Iniziativa Democratica” sottolinea che «oggi la realtà è un’altra e non del tutto drammatica. Sono in corso di realizzazione, dall’estate 2018, lavori per oltre 500 milioni di euro che porteranno l’intera linea jonica ad essere elettrificata e velocizzata permettendo la percorribilità persino ai Frecciargento. Manca solo la copertura finanziaria del tratto Catanzaro-Melito PS che però è inserito nei documenti programmatici approvati negli anni passati. Tant’è che adesso anche la neo presidente della Calabria Jole Santelli ha ribadito l’intenzione della nuova Giunta regionale di completare l’opera e già, sull’argomento, sono avvenuti i primi incontri con Rete Ferroviaria Italiana».

fonte gazzetta del sud

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