Ven. Apr 19th, 2024
L’ex assessore Gianni Lanzafame guida il gruppo “Progressisti apolidi”. «Prima l’accordo sulla listapoi sul candidato c’è tempo per discutere»
 

Le prossime elezioni amministrative saranno orfane di “Siderno Libera”. Il movimento politico, presente sulla scena locale da oltre dieci anni, nel corso dell’ultima tornata consiliare si è scisso in due tronconi: uno rappresentato dal consigliere comunale Antonio Sgambelluri, di cui faceva parte anche Damocle Argirò che, confluito nel Partito Comunista, ha preso le distanze dalla maggioranza; l’altro, con a capo l’ex assessore Gianni Lanzafame, rimasto ancorato alla strategia politica iniziale. Adesso, però, secondo le dichiarazioni dello stesso Lanzafame il movimento, che pure potrebbe mantenere il suo nome, non ha più motivo di esistere perché sono venuti meno gli obiettivi iniziali (movimento popolare senza etichetta politica).

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Dalle ceneri del movimento, però, ci dice l’ex assessore Lanzafame, è nato un altro gruppo politico prevalentemente orientato al centrosinistra denominato “Progressisti apolidi”. Questo nuovo gruppo adesso auspica un confronto a tutto campo con le altre forze del centrosinistra. «Guardiamo con attenzione al futuro della nostra città che, grazie all’amministrazione guidata da Pietro Fuda, aveva posto le basi per un adeguato rilancio. Nessuno, checché se ne dica – dice Lanzafame – può nascondere l’enorme lavoro fatto nei due anni e mezzo di quella legislatura. Mi auguro che le forze del centrosinistra sidernese sappiano trovare un accordo corale per la composizione di una lista capace di battere il centrodestra. Trovo particolarmente interessante l’idea della composizione di una lista unica a supporto del candidato a sindaco. La prima cosa da fare è raggiungere un accordo su questa possibilità; poi sul nominativo del possibile candidato si potrà discutere».

Si parla con insistenza della candidatura dell’ex assessore regionale Maria Teresa Fragomeni, di area Pd. «Non abbiamo motivi ostativi per nessuna candidatura se prevalentemente concordata e se, soprattutto, il Pd o gli altri eventuali alleati riconoscano il lavoro positivo fatto dalla amministrazione Fuda». Nel caso in cui non si trovasse l’accordo tra tutti i gruppi del centrosinistra, però, per i “Progressisti apolidi” si presenterà il bivio tra correre da soli o aggregarsi ad altri gruppi. «Ci sentiamo parte integrante del raggruppamento che fa capo a Pietro Fuda. Ogni nostra decisione è legata alle sue decisioni. A mio avviso – conclude Lanzafame – se i partiti politici e gli altri movimenti hanno intenzione di guardare in maniera positiva al futuro della città ci sono le condizioni per creare una larga alleanza politica di centrosinistra».

ARISTIDE BAVA

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