Niente raccolta il 14 luglio a Motta, Siderno, Monastercace Gioiosa Marina e Grotteria
Botta e risposta tra Slai-Cobas e Locride Ambiente. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori nei comuni di Siderno, Marina di Gioiosa, Monastercace, Grotteria e Motta San Giovanni, arriva una piccata replica della società ma anche la conferma dello sciopero del 14 luglio.
«Quella di Slai- Cobas – scrive Locride Ambiente – è l’ennesima provocazione da rispedire al mittente. Accusare la società di pure falsità sta diventando pericoloso, non solo per la tensione che si crea, ma anche per i messaggi che si veicolano». Slai-Cobas afferma di essere costretto a chiedere il pagamento dei lavoratori alle amministrazioni comunali in via sostitutiva, previa presentazione delle buste paga da parte della società che, invece, temporeggerebbe, se non addirittura eviterebbe di consegnare i prospetti degli emolumenti di ogni singolo lavoratore. È pura infamia. Locride Ambiente ha sempre garantito gli stipendi, appena la situazione di cassa lo ha consentito. Ma Slai-Cobas dimentica, gravemente e dolosamente, un’altra cosa: il ricorso al pagamento diretto da parte dei Comuni, può determinare enormi problemi contabili. L’esistenza, di fatto, di due percorsi di erogazione può portare a doppi e non dovuti pagamenti. Insomma, si rischia di non garantire trasparenza e di non effettuare le giuste verifiche, con danni enormi per la società e per le amministrazioni comunali».
«Troviamo molto strano – è la replica di Slai Cobas, con una nota a firma di Nazzareno Piperno – che un’azienda si consideri operante nella piena legalità quando omette il pagamento delle retribuzioni per due o tre mesi di fila – laddove non per sei o addirittura fino a undici mensilità ma, evidentemente, pagare i lavoratori “quando la situazione di cassa lo ha consentito” e poi lamentarsi della sistematica attivazione da parte del sindacato dell’intervento sostitutivo, sì previsto da una legge dello Stato, viene considerata massima espressione dei principi di legalità , laddove la fame dei lavoratori e delle loro famiglie sono particolari di trascurabile importanza».
In conclusione, secondo il sindacato, «continuano a sussistere i motivi posti a base del già proclamato stato di agitazione con conseguente necessità di indire una giornata di sciopero dei lavoratori per il prossimo 14 luglio 2020».
SERVIZIO DI GIANLUCA SCOPELLITI