Ven. Apr 19th, 2024

Ruspe in azione per demolire edifici abusivi dei Grande Aracri

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“Finalmente, dopo decenni di immobilismo, si comincia a ripristinare la legalità sul promontorio di Capo Colonna. Nella giornata di ieri, 21 luglio, si è infatti compiuto un piccolo miracolo: sono iniziate le operazioni di demolizione di 3 dei 7 edifici abusivi appartenenti alla famiglia Grande Aracri di Cutro, posti sul versante nord del terrazzo. Nel corso degli ultimi 40 anni, ben 4 ordinanze di demolizione erano già state emesse dal Comune di Crotone al riguardo, tutte rimaste incompiute: tre negli anni ’80 e una nel 1995”. lo afferma, in una nota, la senatrice Margherita Corrado, del Movimento 5 stelle. “I manufatti in questione, oltre a violare la Legge “Galasso”, il Piano Territoriale Regionale con valenza paesaggistica e il Piano Regolatore Generale comunale – aggiunge – contravvenivano all’art. 142, comma 1, lettera m del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, applicato al promontorio Lacinio nel 2016, sulla scia degli scandali legati alla cementificazione dell’area forense romana e alla lottizzazione abusiva di Scifo. Proprio quei volumi, inoltre, posti a ridosso delle particelle demaniali in capo al Ministero Beni Culturali, avevano contribuito ad ostacolare, negli anni precedenti, la realizzazione del terzo lotto del Parco Archeologico, destinato all’accoglienza dei visitatori. Risale a novembre 2019 l’ultima ordinanza di sgombero e demolizione, rallentata sia per la caduta della Giunta e successivo commissariamento, tant’è che lo scorso febbraio avevo sollecitato il Commissario prefettizio a concludere le operazioni già avviate, sia, subito dopo, per l’emergenza Covid-19. Ieri, però, superati tutti gli ostacoli, le ruspe sono finalmente entrate in azione e si deve perciò dare merito a tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato. Non è finita, però: un’altra ordinanza di demolizione passata in giudicato pende sui ben più numerosi e cospicui edifici abusivi costruiti sul versante sud della stessa “quota” dei Grande Aracri. Da giugno 2019, peraltro, sono in attesa di poter consultare gli atti conservati negli uffici comunali, ancora inaccessibili nonostante che ai primi di marzo 2020 mi fosse stata accordata ufficialmente l’ostensione”. “Tornando a quanto accaduto ieri – dice ancora la senatrice Corrado – il mio plauso va a quanti, nella Casa Comunale, si sono adoperati per la celere conclusione dell’iter burocratico e alle forze dell’ordine che hanno presenziato a queste prime (si spera) operazioni di demolizione. Dà grande sollievo constatare che, anche in un territorio periferico e troppo spesso dimenticato come il Crotonese, di tanto in tanto la presenza dello Stato e delle Istituzioni si fa sentire, forte, a tutela dell’interesse comune. Auspico che il percorso prosegua senza più intoppi sino al totale ripristino della legalità e dunque della dignità di quel sacro luogo della Cultura che è il promontorio di Capo Colonna, patrimonio non solo dei cittadini crotonesi ma dell’intera civiltà occidentale”.

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