Ven. Apr 19th, 2024

 

“Pedigree” è il nome che gli investigatori della Polizia di Stato hanno dato all’operazione nel corso della quale, dalle prime ore di questa mattina, sono stati eseguiti arresti e perquisizioni nei confronti di capi e gregari delle storiche cosche reggine SERRAINO e LIBRI. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile – sotto le direttive dei magistrati della D.D.A. di Reggio Calabria – hanno portato alla luce le dinamiche criminali delle predette consorterie della ‘Ndrangheta operanti, attraverso le loro articolazioni territoriali, nel quartiere di San Sperato e nella frazione Gallina, nonché nel comune di Cardeto [RC] e in Gambarie d’Aspromonte, principalmente nel settore delle estorsioni in danno di imprenditori e commercianti anche attraverso l’imposizione di beni e servizi, nonché nell’impiego dei proventi delle attività delittuose in esercizi commerciali attivi nel campo della ristorazione [bar] e della vendita di frutta, intestandoli a sodali o a compiacenti prestanomi allo scopo di eludere il sequestro con l’applicazione delle disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.

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ESECUZIONE di 12 ordinanze di custodia cautelare [11 in carcere e 1 agli arresti domiciliari] emesse nei confronti di elementi di vertice, luogotenenti e affiliati alle potenti cosche della ‘ndrangheta SERRAINO e LIBRI operanti nella città di Reggio Calabria, ritenuti tutti responsabili di associazione mafiosa e, a vario titolo, di estorsione, intestazione fittizia di beni, danneggiamento, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, illecita concorrenza con violenza o minaccia, incendio, aggravati dalla circostanza del metodo e dell’agevolazione mafiosa. Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, coadiuvati dagli operatori dei Reparti Prevenzione Crimine della Calabria, stanno eseguendo anche numerose perquisizioni e il sequestro di alcuni esercizi commerciali. Impiegati circa 100 agenti della Polizia di Stato. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso la sala conferenze della Questura di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri e del Questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone.

‘Ndrangheta: Operazione “Pedigree”. Arrestati elementi di vertice, luogotenenti e nuove leve della cosca Serraino. Determinanti le intercettazioni e le dichiarazioni dei collaboratori di Giustizia.

Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, i poliziotti della Squadra Mobile del capoluogo reggino, hanno arrestato elementi di vertice della cosca SERRAINO e LIBRI, Fra essi figurano CORTESE Maurizio boss di San Sperato; il suocero PITASI Paolo, già principale collaboratore di Francesco SERRAINO, noto come il “boss della montagna”, assassinato durante la seconda guerra di ‘Ndrangheta; SCONTI Domenico genero del predetto Francesco SERRAINO; MORABITO Sebastiano elemento di vertice della cosca LIBRI nella frazione Gallina. Arrestata anche PITASI Stefania, moglie di CORTESE Maurizio e figlia di Paolo PITASI. Le indagini sono state condotte con l’irrinunciabile ricorso alle intercettazioni grazie alle quali è stato possibile individuare le dinamiche criminali, segnatamente quelle di carattere estorsivo, che hanno determinato il graduale rafforzamento della cosca SERRAINO e in particolare dell’articolazione di San Sperato diretta da CORTESE Maurizio. Determinanti anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di Giustizia.

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