Gio. Apr 25th, 2024

Per lo sciopero di febbraioInsorge la FP-Cgil: una scusa per aggirare la normativa

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Amaro risveglio, ieri mattina, per 11 operatori ecologici addetti alla raccolta dei rifiuti solidi urbani nel cantiere di Rosarno, ai quali è stata recapitata la lettera di “licenziamento per giusta causa”, firmata dall’amministratore delegato di Locride Ambiente Spa.

Le motivazioni che stanno alla base di un provvedimento così drastico sono da ricercare nell’assenza dal lavoro degli operai, che, con il sostegno della Cgil-Fp della Piana di Gioia Tauro, avevano incrociato le braccia dal 10 al 17 febbraio per protestare contro il proprio datore di lavoro, a cui addebitavano l’inosservanza della normativa sulla sicurezza, la vetustà dei mezzi di trasporto e il mancato pagamento di alcune mensilità arretrate. Una condotta, questa, che per Locride Ambiente costituisce un grave inadempimento degli obblighi di lavoro tale da non consentire la prosecuzione anche provvisoria del rapporto di lavoro.

Immediata giunge la nota di protesta della Cgil-FP, a firma del segretario regionale Giuseppe Valentino e di Patrizia Giannotta, responsabile comprensoriale, con la quale si intima a Locride Ambiente l’immediata revoca dei licenziamenti e il conseguente reintegro delle maestranze sul cantiere di Rosarno, non escludendo «in assenza di risposte tempestive, azioni di lotta forti, determinate e ad oltranza».

Si tratta infatti, per la Cgil, di «un licenziamento che arriva a distanza di cinque mesi dai fatti, con modalità becere e discutibili dal punto di vista morale e professionale, oltre che nel rispetto delle elementari norme che regolano il lavoro ed i contratti».

Inoltre, Locride Ambiente – conclude la Cgil Fp – «ha scorrettamente utilizzato una modalità di licenziamento individuale per operare un licenziamento collettivo che, com’è noto, in questo periodo non è applicabile».

Sulla vicenda esplosa ieri è intervenuto anche il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, che – dopo aver ricordato come la sua amministrazione sia stata sempre puntuale con Locride Ambiente nel pagamento delle fatture – ha espresso viva preoccupazione per quanto accaduto ed ha auspicato che «la vertenza tra lavoratori e la società possa ricomporsi nel migliore dei modi per tutte le parti interessate, senza compromettere il servizio, già provato da passate esperienze e rispetto al quale nutriamo l’ambizione di rilanciare con un sistema di raccolta differenziata efficiente ed efficace».

fonte gazzetta del sud

Print Friendly, PDF & Email