Gio. Apr 25th, 2024

Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.”
Affermava Alcide De Gasperi, uno dei pochi Statiti che l’Italia abbia mai avuto. Rileggendo uno dei miei vecchi testi
universitari, tempo fa e contestualizzando questo pensiero al delicato periodo che Siderno sta
attraversando, tra me e me ho pensato: “
A cosa deve guardare e su cosa deve puntare una città come la nostra, momentaneamente popolata da politici o “presunti tali” e senza nemmeno l’ombra di uno statistaall’ orizzonte (anche perché ogni volta che uno statista rischia di averlo puntualmente egli s’infortuna acausa di un entrataccia scorretta da dietro) ? Deve guardare al futuro puntando a formare gli uomini e le donne del domani.”
Partendo da questa mia apparentemente scontata considerazione personale e
ripensando alle tante cose fatte (contro ogni pronostico dei soliti tuttologi) negli ultimi mesi nelle periferie
Sidernesi, nella mia testa ho immaginato un progetto (stile periferie Sidernesi) che però doveva coinvolgere tutti i bambini ed i giovani di Siderno. Fatto il facile, a questo punto mancava “semplicemente” il difficilissimo, cioè un fondo che potesse finanziare un’idea così scontata ed al contempo pazza, per la quale
sarebbero servite parecchie decine di migliaia di euro. Poi in una delle mie interminabili notti di ricerca
bandi, la cabala e la fortuna ancora una volta mi sono corse incontro a braccia aperte. Mentre stavo scrivendo un’altra proposta progettuale gli occhi mi cadono su un avviso pubblico del dipartimento Politiche Sociali della Regione Calabria, il titolo era quello che cercavo “Centri estivi: 5 milioni e mezzo di euro ai
comuni per il contrasto alla povertà educativa.”
Leggendo il pre bando non potevo credere ai miei occhi la Regione attraverso il fondo nazionale destinato alle famiglie, metteva a disposizione dei comuni calabresi questa somma per contrastare le povertà educative mediante la creazione di centri estivi per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni. Era inizio giugno, il tempo per fare richiesta scadeva giorno 10, c’era circa una
settimana di tempo e la richiesta andava doveva essere fatta direttamente dal comune. Immediatamente anche se l’ora era tarda mi metto subito a lavorare per raccordarmi con l’ufficio comunale preposto a svolgere tale mansione, Siderno era stata fortunata due volte poiché la mattina seguente mi ritrovo nel settore “servizi alla persona” di fronte ai dirigenti dell’ufficio. Con loro ci confrontiamo velocemente c’è sinergia e voglia di regalare dopo il periodo covid un sorriso ai bambini di Siderno, la richiesta dopo un velocissimo e costruttivo confronto con la triade commissariale, grazie all’impegno della Signora Cesira Romania parte entro qualche ora. Come il solito adesso c’era solo da aspettare, non passano nemmeno 15 giorni e riceviamo una notizia bellissima a Siderno per la realizzazione dei centri estivi erano stati destinati 65.361,65 euro. Come oramai di consueto Siderno (nonostante fosse ridotta ai minimi termini per i motivi
che tutti conosciamo bene) aveva vinto!!!
Ma questo era solo il primo step, infatti ne dovevano seguire altri due.
-Il primo è già in atto da qualche ora e riguarda i soggetti che possono fare richiesta per organizzare i campi estivi, infatti con delibera n. 00540/2020 sul portale istituzionale dell’ente è apparso:
“L’avviso pubblico finalizzato all’individuazione di soggetti interessati alla organizzazione e gestione
di centri estivi per bambine/i e ragazze/i dai 3 ai 14 anni.” Possono fare richiesta
entro e non oltre le ore 12:00 del 24 Luglio enti del terzo settore (D. Lgs 117/2017 e ss. Mm. Ii.) ed in particolare, le organizzazioni di volontariato, le associazione di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni riconosciute e non
riconosciute le fondazioni e gli altri enti di finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento in via esclusiva o erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di
produzione o di scambio di beni o servizi, ed iscritti nel registro unico nazionale del terzo settore; enti pubblici e privati, società (commerciali e non), soggetti privati( con o senza personalità
giuridica) ed altri soggetti che perseguano finalità educative,ricreative e/0 sportive, socio-culturali a
favore dei minori.
-Il secondo partirà dopo il 24 luglio e sarà dedicato alle famiglie che potranno richiedere al comune i voucher da utilizzare presso gli entri che si saranno accreditati durante il primo step.
Per ritornare ad essere il faro della Locride, Siderno adesso deve necessariamente ripartire e quale migliore occasione se non questa, ripartiamo dal nostro futuro, ripartiamo dai nostri bambini e ragazzi, se lo
meritano. Questa, ennesima, importantissima ed entusiasmante partita contro il destino è iniziata, come
nel calcio inizia un contropiede, io ho fatto il ruolo del portiere passando la palla al settore “servizi alla persona” del comune, il settore ha fatto, alla stregua della difesa buona guardia, passando alla triade commissariale la sfera, la triade commissariale ha svolto il compito del centrocampo ed ha lanciato il fantasista della squadra , nel nostro caso il terzo settore che adesso ha il compito di regalare un assist alle
nostre punte di diamante, cioè i nostri bambini e ragazzi. Mancano gli ultimi due tocchi, ed io guardando con la “solitudine del portiere” l’azione da dietro sono convinto che anche l’assist man e soprattutto le punte faranno il loro dovere e la nostra Siderno nonostante tutto porterà a casa il risultato l’ennesimo, sono convinto anche che se da sidernesi ritorneremo a giocare da squadra sarà difficile che in futuro si perda una partita.
Spero adesso che molti enti che ne abbiamo la possibilità e le caratteristiche rispondano al bando comunale
che con tanta fatica abbiamo messo in piedi, perché giocarsi e vincere le partite è importante ma nulla al mondo è più importante del sorriso di un bambino, in particolare se noi questo bambino lo facciamo innamorare della sua città con la speranza che quando egli diventerà uomo sia molto più bravo e preparato
di quanto lo possiamo essere noi oggi.
Francesco Gentile.

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