Mer. Apr 24th, 2024

SP1, LA SVEGLIA DEL PREFETTO

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Il rappresentante del governo risponde all’appello del Comitato promotore della petizione popolare geracese e sollecita Città Metropolitana e sindaci di Gerace e Locri di farsi carico delle responsabilità di loro competenza. Ai due primi cittadini, il Comitato civico, che ha partecipato ai tavoli fin qui svolti, chiede di essere ricevuto

 

Sulla travagliata vicenda della Strada Provinciale 1 (ex SS111) il Prefetto di Reggio Calabria, dott. Massimo Mariani, suona la sveglia a tutti. Con una secca comunicazione inviata alla Città Metropolitana, ai Sindaci di Gerace e Locri, alla Regione Calabria e per conoscenza al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – facendo riferimento anche all’ultima segnalazione inviata dal Comitato promotore della petizione popolare di Gerace per la sicurezza appunto della SP-1 – sollecita tutte le parti in causa ad agire con urgenza per risolvere una vicenda che va avanti ormai dal 2017.

Alla Città Metropolitana, il rappresentante del Governo scrive che «nell’evidenziare che le condizioni del tratto viario richiedono interventi immediati per consentire il ripristino sia della regolare viabilità urbana che delle condizioni di sicurezza degli utenti stradali, si rappresenta l’urgente necessità di valutare la tempestiva adozione di ogni utile intervento volto a definire i procedimenti amministrativi ancora in itinere». In effetti, secondo una comunicazione del 15 luglio scorso del dirigente della Metro City ing. Benestare, seguita a una richiesta di informazioni del Comitato geracese prima del lockdown, la situazione, al momento, risulta sicuramente migliorata rispetto a quella denunciata lo scorso agosto con la petizione lanciata dal Comitato Civico e firmata da 1.500 persone in pochissimi giorni.

Infatti, grazie alla battaglia intrapresa dai cittadini esattamente un anno fa, diversi tratti del percorso Locri – Gerace interessato da ben 8 frane – in media una per chilometro – sono stati, in qualche modo resi agibili, anche se non si sa se in maniera definitiva, mentre quelli più pericolosi sono ancora a rischio crollo in qualunque momento. Nonostante siano state effettuate indagini geognostiche in contrada Badea, la situazione rimane molto critica. Il 31 gennaio scorso, secondo quanto comunicato in luglio dall’ing. Benestare, il progettista incaricato ha inoltrato il progetto definitivo per l’intervento, e dopo l’esame, è stato inserito il 9 giugno nella piattaforma regionale Sismi.Ca. Purtroppo non si sa quando ci saranno i passi successivi, il più importante dei quali è la gara d’appalto, cui dovrà far seguito, l’affidamento dei lavori e l’esecuzione degli stessi: e intanto l’autunno e l’inverno incombono.

Sempre il Prefetto, ai sindaci di Gerace e Locri, Giuseppe Pezzimenti e Giovanni Calabrese, scrive e sottolinea che «nelle qualità di Autorità Locali di Protezione Civile sono nuovamente invitati ad adottare i necessari interventi contingibili e urgenti a salvaguardia della pubblica e privata incolumità». In questo caso, i rappresentanti del Comitato promotore della petizione hanno scritto chiedendo un incontro per conoscere i loro orientamenti, ma soprattutto per avere ragguagli su alcune proposte avanzate da tempo, e non raccolte, come l’utilizzo di una stradina intercomunale che aggira la frana più pericolosa e che, con l’ausilio di semafori, potrebbe costituire una valida arteria (seppure in via temporanea) a senso unico alternato, scongiurando il pericolo per le vetture di rimanere coinvolte in scontri frontali o cedimenti della carreggiata, ridotta ormai a una lingua di terra.

Il deciso intervento del Prefetto, datato 12 agosto e giunto per conoscenza anche al Comitato geracese, arriva proprio mentre si sta svolgendo una serie di nuovi incontri per stabilire un rilancio delle iniziative per la sicurezza della strada, in questi giorni percorsa da numerosi turisti e immigrati di ritorno.

 

 

Gerace, 13 agosto 2020

Il Comitato Promotore per la petizione SP1

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