Mer. Apr 24th, 2024

«Senza i fondi necessari costretti a chiudere il Museo» E poi quel progetto bocciato…

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«Tenere un Museo chiuso è un’offesa ad una comunità. Ma tenerlo aperto comporta grande dispendio di risorse economiche, che non sempre una piccola diocesi come questa può permettersi. Purtroppo devo far presente che la Diocesi non avendo i fondi necessari sarà costretta a chiudere il Museo diocesano». Lo ha dichiarato mons. Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, nel corso di un incontro che si è tenuto domenica sera all’interno della Concattedrale di Gerace.

Il Museo diocesano è un punto di riferimento del patrimonio artistico, culturale e storico della Locride, con dei pezzi pregiati e di inestimabile valore che arricchiscono un luogo recuperato nel corso degli anni con grande fatica ma con molta speranza per la Locride. Oltre all’esposizione di dipinti, statue e altri beni di culto si può ammirare anche un arazzo fiammingo del XVII secolo con scena mitologica in tessuto gobelin di Jean Lenjers.

Monsignor Oliva ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà che si stanno attraversando in questo particolare momento storico: «Devo far presente che le difficoltà legate al tempo di lockdown e al coronavirus hanno comportato conseguenze gravi sulla sua gestione. I costi di gestione sono alti. E questo mette a dura prova continuare a tenere aperto questo Museo».

Il vescovo ha aggiunto: «Faccio appello alla sensibilità di quanti sono interessati all’apertura dei musei di avere la giusta attenzione anche a Musei diocesani come il nostro, che raccolgono un preziosissimo patrimonio di arte e cultura».

Nel corso dell’incontro il vescovo ha segnalato l’avvenuta bocciatura del progetto di promozione, conoscenza recupero restauro e conservazione di manufatti storico-artistici denominato “Arte e Fede”: «Il progetto che lo scorso anno era stato accolto dalla Regione Calabria e si era classificato al primo posto – ha detto monsignor Oliva – quest’anno non ha trovato accoglienza da parte dello stesso Ente. Non ho ancora avuto contezza delle ragioni per cui la nuova giunta Regionale ha inteso bocciarlo. Questo mi dispiace molto».

«Mentre altre istituzioni ecclesiastiche hanno avuto accoglienza – ha aggiunto il vescovo che ha annunciato l’avvenuta richiesta di accesso agli atti – la Diocesi di Locri-Gerace è stata scartata. Ci tengo a precisare che non chiedo privilegi, ma non accetto che questa chiesa diocesana venga discriminata. Fare discriminazione tra una diocesi e l’altra offende la dignità della comunità che abita questo territorio».

«Vedo attorno indifferenza e poca disponibilità e collaborazione da parte della Giunta regionale – ha concluso il vescovo – che non ha ritenuto meritevole di sostegno un progetto che nei 5 anni di svolgimento ha trovato adesioni istituzionali a livello nazionale».

FONTE GAZZETTA DEL SUD

 

SERVIZIO DI NICODEMO BARILLARO

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