Sab. Apr 20th, 2024
Roma, 14 ott. (askanews) - La Guardia di Finanza di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria ha scoperte numerose truffe ai danni del servizio sanitario nazionale. In particolare sono stati accertati casi in cui è stata prodotta un'autocertificazione non veritiera per beneficiare di esenzione sanitaria non dovuta. Complessivamente, tra il 2015 e il 2016, sono state accertate oltre 1.600 tra prestazioni sanitarie e cessioni di prodotti medicinali per i quali non sono stati pagati i ticket. Una trentina le persone che dovranno rispondere all'autorità giudiziaria per il reato di truffa ai danni della Regione Calabria. Tra queste anche soggetti con redditi particolarmente elevati proprietari di immobili di pregio ed autovetture di lusso.

Sigilli della Gdf a tre immobili e a risorse finanziarie

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Beni mobili e immobili per circa 200 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Cosenza, in coordinamento con la Dda di Catanzaro, a Vincenzo Santoro ritenuto affiliato alla cosca “Farao – Marincola di Cirò Marina. Il provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca, è stato emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta del sostituto procuratore, Alessandro Riello, e con il coordinamento del procuratore aggiunto, Vincenzo Capomolla, e del procuratore Nicola Gratteri. Santoro è stato coinvolto nell’operazione “Stige” in relazione alla quale lo scorso settembre il Gup di Catanzaro, all’esito del giudizio abbreviato, ha pronunciato una sentenza, di primo grado, di condanna alla pena di oltre 17 anni di reclusione per partecipazione ad associazione mafiosa, procurata inosservanza di pena, favoreggiamento personale, turbata libertà degli incanti, tentata estorsione), tutti aggravati dal 416 bis. Santoro, secondo i magistrati, è il “controllore” per conto della cosca “Farao – Marincola”, di tutto l’altopiano silano per quanto concerne gli appalti boschivi pubblici e privati si occupa anche del sostegno ai latitanti e della tenuta dei rapporti con le diverse organizzazioni criminali del territorio. Le indagini patrimoniali svolte dalla Guardia di Finanza di Cosenza hanno evidenziato che, nel periodo interessato, Santoro e i componenti il suo nucleo familiare non hanno prodotto redditi e adeguate risorse economiche, di provenienza lecita, evidenziando la sperequazione tra capacità reddituale e il valore dei beni acquisiti, consistenti in 3 immobili nel comune di Mandatoriccio oltre che in risorse finanziarie.

 

SERVIZIO DI MARIA TERESA CRINITI

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