Mar. Mar 19th, 2024

Ospiti della conferenza stampa il regista Gianni Costantino, l’attore Paolo Sassanelli e Carolina Di Domenico

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 Continua il viaggio nel magico mondo di celluloide allestito nell’area porto di Catanzaro grazie al Magna Graecia film festival. Anche per la 17esima edizione Gianvito Casadonte, ideatore e direttore della kermesse cinematografica che porta all’attenzione del grande pubblico opere prime e seconde, a condurre con grande maestria e solarità – anche nel caso di maltempo – è Carolina Di Domenico, attrice, conduttrice e tanto altro. Una vera e propria istituzione, come l’ha definita il giornalista Antonio Capellupo che continua a ‘gestire’ con grande maestria e competenza le masterclass (e si becca anche i complimenti del regista del giorno per le domande interessanti) le conferenze stampa di mezzogiorno all’Hotel Perla del Porto. Carolina ha incontrato la stampa per un breve saluto prima di lasciare anticipando l’ingresso di Gianni Costantino e Paolo Sassanelli, regista e interprete di uno dei due film in proiezione questa sera, “TuttAPPosto”, una commedia leggera, intelligente e istruttiva che racconta con la giusta dose di satira un pezzo di malcostume italiano. Si tratta, infatti, della storia di uno studente universitario in un ateneo siciliano in cui i docenti vendono esami, assumono solo amici e parenti e sono dediti alla raccomandazione. Un tema di grande attualità che tuttavia viene affrontato e ‘denunciato’ con i toni scanzonati della commedia, andato in sala – per una strana coincidenza o scherzo del destino – negli stessi giorni in cui la Procura di Catanzaria portava a termine una inchiesta che ha portato a scoperchiare il sistema di baronia universitaria radicatissima. Una realtà con cui i produttori del film si sono imbattuti direttamente mentre attendevano i permessi, prima assicurati poi negati, di poter girare alcune scene nella sede università di Catania, dopo il diniego dell’Ateneo di Parlemo. Alla fine il film è stato girato a costo zero all’interno del Comune di Palermo.
Prima della conferenza stampa sul film in concorso questa sera, Carolina Di Domenico si è soffermata su come il fulcro delle serate del MGFF sia “dare spazio a chi davvero ne ha bisogno – ha detto -, puntare il faro ad esempio su chi presenta i corti, che così ha una possibilità. La crisi ha velocizzato una situazione di cambiamento che era già in atto”. Una riflessione su come, inevitabilmente, è cambiata la fruizione del film nel periodo del lockdown, come gli spettatori hanno conosciuto un altro approccio possibile, senza perdere il contatto con la magia della sala dove si spera di tornare presto. Per Carolina qualche novità arriva anche dal punto di vista professionale: da novembre scorso è infatti entrata a far parte del cast di Sei uno Zero, lo storico format radiofonico di Lillo e Greg, ma si è soprattutto soffermata sul suo ruolo all’interno della kermesse: «Il fulcro delle serate è dare spazio a chi davvero ne ha bisogno puntare il faro ad esempio su chi presenta i corti, che così ha una possibilità».
Il film in concorso questa sera è un’opera seconda, Gianni Costantino infatti ha esordito con il film “Ravanello pallido”, ha alle spalle anni di esperienza nel settore e ha curato molte produzioni. “TuttoApposto” è stato realizzato grazie al supporto di Ficarra e Picone, con i quali collabora da 13 anni, ma è nato da un’idea di Roberto Lipari, protagonista della pellicola, assente a Catanzaro per motivi personali, noto per le sue performance in programmi tv come Zelig e Made in Sud, qui anche in veste di sceneggiatore.
Al centro di TuttApposto ci sono docenti universitari la cui unica legge è quella della raccomandazione. Chi non gode di questo privilegio è costretto a pagare, a vestirsi in maniera provocante o, al contrario, in modo radicalmente sobrio per poter superare l’esame.
«E’ una commedia sul “mal” costume – ha detto Costantino -, mette in rilievo le storture. E’ un film leggero, ma con ingredienti forti. Mi sono avvalso della presenta di una squadra fatta da molti professionisti che in quel periodo erano impegnati a teatro».
Nel cast infatti ci sono anche Silvana Fallisi, Maurizio Marchetti, Ninni Bruschetta, Sergio Friscia, Paolo Sassanelli, Monica Guerritore. E c’è Paolo Sassanelli, uno dei docenti dell’Ateneo di TuttAPPosto, ma anche un Luca Zingaretti – bonificato dall’immagine di Montalbano – nei panni del rettore. Sassanelli si è soffermato sul suo personaggio, un docente un po’ fissato con il decolleté delle studentesse, e quello che ne consegue. Lo ricordiamo registra del delizioso “Due piccoli Italiani” con il nostro Francesco Colella che gli ha dato lezioni di calabrese per un film girato in Germania. Perché – ci tiene a sottolinearlo – è diventato un attore internazionale negli ultimi anni. «Ho lavorato tanto all’estero, anche una serie inglese in cui ha recitato con me anche il tecnico del Liverpool  Jurgen Klopp, ma davvero, eh». E intanto si dedica alla sua Palestra per attori 7607, che «ha l’obiettivo di consentire un costante allenamento psico-fisico degli interpreti, avvalendosi anche della partecipazione e dell’esperienza di diversi “Coach” che si susseguono in cicli di lavoro della durata di 2/3 mesi l’uno circa. Nella palestra ognuno può portare il proprio bagaglio e condividerlo». 

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