Ven. Mar 29th, 2024
One of the first South African vaccine trialists gets injected during the clinical trial for a potential vaccine against the Covid-19 Corona virus at the Baragwanath hospital in Soweto, South Africa, 24 June 2020. 2000 South African volunteers are set to be given the Wits and Oxford Universities vaccine for COVID-19 over the next two months. 7,000 more people in the UK and 10,000 in the US would also take part in the trial. ANSA/SIPHIWE SIBEKO / POOL

Di Lorenzo: ‘se non ci saranno criticità sperimentazione’

“I primi 2-3 milioni di dosi del vaccino anti Covid Oxford-Irbm-AstraZeneca dovrebbero arrivare all’Italia entro la fine di novembre se la sperimentazione in corso procederà positivamente, dopo la sospensione temporanea a causa di una reazione sospetta su un volontario poi dimostratasi non legata al candidato vaccino”. Lo afferma all’ANSA Piero di Lorenzo, presidente della Irbm di Pomezia, che ha collaborato con lo Jenner Institute della Oxord Universiìty alla messa a punto del prototipo di vaccino. Se non si verificheranno criticità e la sperimentazione proseguirà come previsto, dunque, “sarà rispettata – ha aggiunto – la tempistica già annunciata dallo stesso ministro della Salute Roberto Speranza”.

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La sperimentazione del vaccino è ripresa dopo la temporanea sospensione dovuta ad una reazione avvera su uno dei 50mila volontari che stanno prendendo parte ai test. Il volontario era stato colpito da un’infiammazione spinale, la mielite acuta trasversa, che consiste in un’infiammazione in uno o piu’ segmenti adiacenti del midollo spinale. Il comitato di esperti indipendenti che ha esaminato la questione ha però stabilito in pochi giorni che tale reazione non era collegata all’inoculazione del candidato vaccino. Questa sperimentazione, spiega di Lorenzo, “è infatti condotta in doppio cieco: ciò vuol dire che nè i medici nè i pazienti sanno a quali dei volontari è somministrato il candidato vaccino ed a quali solo placebo. Dunque – conclude – la reazione sospetta potrebbe anche essersi verificata su un volontario che aveva assunto il placebo e non il farmaco”.

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