Ven. Apr 19th, 2024

Difficoltà a coprire i turnie promiscuità tra i pazienti dovuta agli spazi ristretti

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La situazione del servizio di Psichiatria degenza e cura (SPDC), guidato dal primario Antonio Bombara, dell’ospedale di Locri continua ad essere critica per la grave carenza di medici, infermieri e OSS e per la non felice situazione logistico-ambientale. Più volte, infatti, lo stesso primario ha informato il vertice aziendale della carenza di organico, ricevendo soltanto assicurazioni e niente altro. Dotata di otto posti letto, la Psichiatria può contare solo, compreso il primario su sette medici, tre dei quali titolari della 104 con riconosciute “limitazioni” tali da impedire loro di svolgere la reperibilità notturna. E anche un quarto sta per vedersi riconosciuta la 104. Una situazione che mette il reparto nella impossibilità di garantire le necessarie presenze di medici nei tre turni di servizio quotidiani. Né il reparto può attingere personale dai Centri di igiene mentale di Locri e di Marina di Gioiosa dal momento che anch’essi soffrono delle medesime situazioni di organico.

E poi c’è la situazione ambientale: un problema di promiscuità, dal momento che al reparto negli anni è stata sottratta un’ala un tempo utilizzata per separare i pazienti maschi dalle donne. Adesso i pazienti, sono tutti tenuti in un’unica ala dove, pur se suddivisi per genere in due sale, coabitano tutti in un angusto ambiente «non idoneo ad ospitare pazienti neurologici e a svolgere l’attività psichiatrica sia diagnostica che terapeutica».

Ieri su questa seconda preoccupante criticità, il segretario territoriale dell’Uil-Fpl Nicola Simone ha evidenziato che essa è stata più volte segnalata dal sindacato: «Gli ambienti sottratti alla Psichiatria – aggiunge Simone – sono stati assegnati a una struttura ambulatoriale, l’Allergologia, neppure inserita nell’Atto aziendale ma mantenuta in vita solo per poter meglio mantenere un potere gestionale».

PINO LOMBARDO (Gazzetta del Sud)

 

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