Gio. Apr 25th, 2024

Il Consigliere regionale Raffaele Sainato sottolinea l’avvio di un’attesa opportunità per i comuni collegata al Fondo per la demolizione delle opere abusive; opportunità attivata dalla Direzione Generale MIT per la Condizione Abitativa, Divisione V, che  comunica come il decreto interministeriale n. 254 del 23/06/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19/08/2020 n. 206, ha stabilito i criteri di utilizzazione e ripartizione dei fondi di cui alla Legge 205/2017, art. 1, comma 26 per la demolizione delle opere abusive.

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È infatti operativo l’avviso del MIT sui criteri di accesso al fondo demolizione delle opere abusive. Si aprono dalle 12.00 di domani 21 settembre e sino alle 12.00 del 21 ottobre i termini per presentare le istanze di accesso al fondo suddetto. “Si avvia così la possibilità per i Comuni – specifica Sainato – di bonificare da molti eco-mostri i territori di riferimento. L’accesso al contributo premetterà, infatti, a molte amministrazioni locali di sostenere le spese di demolizione di quegli immobili presenti sul proprio territorio costruiti in spregio alle normative”. Per poter accedere all’opportunità i comuni dovranno fare riferimento alla piattaforma digitale https://fondodemolizioni.mit.gov.it/login del Ministero, le domande per accedere al Fondo dovranno essere presentate dal legale rappresentante del Comune o da un suo delegato, a pena di nullità.

Il decreto finanzia le spese dei Comuni – incluse le spese tecniche e amministrative, nonché quelle connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento delle macerie ai sensi della normativa vigente – collegate agli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire di cui all’art. 31 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per i quali sia stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti. Le somme assegnate agli enti per ciascun intervento saranno pari al 50% del costo totale dell’intervento, così come indicato al momento della presentazione della domanda e in base a quanto risulta dal quadro tecnico-economico. Il contributo dovrà essere utilizzato prioritariamente in relazione agli abusi riguardanti edifici o ampliamenti edilizi con volumetrie pari o superiori a 450 metri cubi, insistenti su specifiche aree (aree demaniali o di proprietà di altri enti pubblici; aree a rischio idrogeologico; aree sismiche con categoria di sottosuolo A, B, C, D, di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018; aree sottoposte a tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; aree sottoposte a tutela delle aree naturali protette appartenenti alla rete natura 2000).  Eventuali risorse residuali potranno essere utilizzate per le medesime tipologie di abusi edilizi e aree, per volumetrie pari o superiori a 250 mq ed inferiori a 450 mq.

“Un’occasione quanto mai interessante ed attesa dalle amministrazioni comunali della Regione Calabria – conclude Sainato –  che da anni si trovano a fare i conti con fenomeni di gravi abusi edilizi ed opere spesso deturpanti il territorio, cui non si era fino ad ora potuto trovare un rimedio, proprio a causa della insufficienza dei bilanci degli enti locali per affrontare tali ulteriori carichi economici. L’augurio è che gli uffici deputati degli enti siano pronti a cogliere nei tempi previsti questa fondamentale opportunità”.

Il Delegato per la Comunicazione del Consigliere Regionale

 

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