Ven. Apr 19th, 2024

Per completare il reparto arretrato il club pensa al forte centrale reggino

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Risolto il problema della guida tecnica con l’affidamento della prima squadra nelle mani sapienti di Ciccio Cozza, al San Luca, per essere pronto ai nastri di partenza del primo campionato post Covid, mancano soltanto altri due – tre elementi: un under del 2002 che possa fare la differenza, altrimenti come dice l’area tecnica «ci teniamo e cerchiamo di valorizzare i nostri ragazzi», e un centrale difensivo che all’occorrenza sappia fare anche il terzino di fascia.

Sul primo nome vige il massimo riserbo, vista la carenza di elementi all’altezza della situazione. Per quanto riguarda invece il centrale il nome salito alla ribalta che il San Luca aveva cercato di fare suo quando il tecnico era ancora Leo Criaco, è Gaetano Ungaro, classe 87 che insieme al fortissimo De Miranda soprannominato El Leon, andrebbe a costituire una delle coppie difensive più forti di tutto il campionato.

Ungaro, a stare a sentire chi conosce bene le mosse dell’area tecnica, non dovrebbe essere poi così distante e l’arrivo di Ciccio Cozza potrebbe servire a eliminare le poche incertezze che ancora disturbano la scelta del bravo calciatore nato a Reggio Calabria e attualmente in forza all’Arzachena, serie D sarda dopo essere stato in forza all’Acr Messina nella scorsa stagione in quarta serie.

Ma il San Luca che con l’arrivo di Cozza ha aumentato i decibel delle ambizioni come si può capire anche dai numerosi tifosi che stanno assistendo agli allenamenti, è alla ricerca di un secondo portiere, perché Caputo per sua stessa scelta ha intrapreso la carriera di preparatore dei portieri e si è ritagliato il ruolo di terzo portiere.

Il nome bello in vista sul taccuino del responsabile dell’area tecnica, Vincenzo Federico, è quello del giovane Matteo Pellegrino, un profilo di sicuro affidamento che in passato ha militato nelle file del Locri, della Cittanovese e del Marina di Ragusa.

ANTONIO STRANGIO (Gazzetta del Sud)

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