Mar. Apr 16th, 2024

E’ senza dubbio un momento difficile, in cui è normale vivere emozioni come preoccupazione e paura. Allo stesso tempo, però, è fondamentale che siamo per primi noi adulti a non entrare nel circolo vizioso dell’ansia, cioè in quel pensiero catastrofico che ci fa credere che la tragedia è imminente.

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Se la paura è qualcosa che ci protegge dal pericolo, quando diventa eccessiva e pervasiva non ci permette più di ragionare lucidamente.

Come Garante dei minori non posso che chiedermi di cosa hanno bisogno i nostri bambini e adolescenti. Hanno bisogno senz’altro di andare avanti, di acquisire la consapevolezza necessaria che nulla sarà come prima, ma che possono stare insieme in un modo nuovo. Perché vedete per loro è vitale frequentare i coetanei, lo è per la maturazione del loro cervello, lo è per lo sviluppo della personalità.

Siamo solo all’inizio dei contagi, non potevamo pensare di esserne esenti.

Dobbiamo convivere con questa incertezza e dobbiamo farlo preparando la nostra mente e quella dei nostri figli affinché si riadatti a questa nuova realtà, dove il rischio c’è ma dobbiamo continuare a vivere e imparare a convivere.

Siamo in emergenza sì, ma il modo in cui l’affrontiamo e l’affronteremo farà la differenza.

Sono molto preoccupata di sapere che in questi giorni ci siano minori ossessionati dalle loro famiglie. Il rischio è altissimo. Cosi facendo s’insinuerà nella loro mente che uscire di casa o frequentare la scuola sia fonte di pericolo. Ciò è grave, perché in una mente in formazione questo tipo di comunicazione incide inevitabilmente sulla costruzione della personalità, con ripercussioni a lungo termine. Dobbiamo capire che i ragazzi stanno faticosamente cercando di riconquistare una certa stabilità, se perdono la fiducia è la fine!

Addirittura è stata avviata una petizione per la chiusura delle scuole. Non siamo noi genitori che dobbiamo occuparci di certe scelte, ognuno deve mantenere il proprio ruolo! La scuola è vita e, anche a livello di governo centrale, si sta facendo di tutto per scongiurarne la chiusura. Le linee guida sono chiare, in caso di soggetti positivi viene posta in quarantena la classe e non l’intero istituto.

Non può girare tutto solo ed esclusivamente intorno al covid, così la nostra mente è destinata a crollare.

Quando la mente è invasa dalla paura, ragiona con una parte molto antica del cervello, chiamata rettiliana, che non è sotto il controllo della coscienza, ma è solo ed esclusivamente deputata alla sopravvivenza. In quei momenti la mente ci comunica che dobbiamo metterci in salvo e come se ci dicesse “scappa, salvati”. Ma noi non possiamo scappare per tutto l’anno. Dobbiamo imparare ad affrontare questo virus con l’unica arma che abbiamo: il rispetto delle regole e il senso di responsabilità.

Dobbiamo fidarci delle istituzioni e delle autorità preposte che stanno lavorando in maniera egregia. Creare confusione e allarmismo avrà delle conseguenze peggiori del covid. Credetemi, i nostri ragazzi sono provati e disorientati, ma questo avviene maggiormente quando vedono il mondo con gli occhi di genitori ansiosi che glie lo fanno percepire come minaccioso.

Faccio un appello a tutti i genitori e agli educatori in genere: dialogate molto sia con i bambini sia con i ragazzi, aiutateli ad essere consapevoli e responsabili, ma senza terrorizzarli. In questo momento è importantissimo prendersi cura dell’aspetto emotivo, in quanto lo stress riduce le difese immunitarie e questo espone il corpo ad una maggiore vulnerabilità.

Io sono a completa disposizione di tutti i minori, delle loro famiglie così come di tutti gli educatori, della scuola, delle associazioni che si confrontano quotidianamente con bambini e adolescenti.

L’augurio più grande va a tutti coloro che in questo momento vivono da vicino il covid, affinché riescano a combatterlo nel più breve tempo possibile e possano ritornare alla propria serenità ed a quella della loro famiglia.

E’ un momento duro, ma ricordiamoci che “dietro le nuvole c’è sempre il sole”.

Dott.ssa Francesca Racco

Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

Comune di Bovalino

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