Sab. Apr 20th, 2024

Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese «non ha più la maggioranza in Consiglio comunale». A dichiararlo è il movimento politico “Scelgo Locri” dalle cui fila è nato l’omonimo gruppo consiliare di minoranza guidato da Vincenzo Carabetta. Il movimento chiede al sindaco di prenderne atto e di dimettersi in modo da consentire alla città di tornare alle urne per scegliere una nuova maggioranza.

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La minoranza evidenzia che in questa fase «di grave situazione per l’intera nazione, in un momento nel quale servirebbe ad ogni livello avere solide istituzioni, a Locri si registra lo sgretolamento della maggioranza consiliare (oltre il 70% dei consensi) emersa nelle elezioni di due anni addietro». Secondo Carabetta «le promesse fatte durante la recente campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale dagli amministratori cittadini che avevano assicurato che la surroga in Consiglio regionale del consigliere Sainato avrebbe «rafforzato la città e il progetto politico che la governa” si sono subito sciolte come neve al sole. Infatti, a pochi mesi dalla surroga di Raffaele Sainato ci siamo ritrovati davanti a un’inaspettata resa dei conti da parte di entrambe le fazioni, quella del sindaco e quella dell’ex vice sindaco».

“Scelgo Locri” evidenzia che «è stata travolta la pax politica, e si è passati dalle accuse di minacce lanciate in seduta di Consiglio comunale dall’ex assessore alla Cultura a quelle a mezzo stampa, questa volta direttamente da parte dell’ex vice sindaco Sainato, a Calabrese, accusato di essere un mentitore sui temi della Sanità».

“Scelgo Locri” circa l’accusa, mossa da Sainato al primo cittadino Calabrese, «di mentire alla propria città su un aspetto come quello sanitario» ritiene che «meriti una spiegazione da parte del sindaco e una presa d’atto rispetto alla sfiducia che nei suoi confronti sembra serpeggiare tra i banchi della (ex?) maggioranza». Il movimento chiede al sindaco Calabrese «di prendere responsabilmente atto del venire meno della sua maggioranza con tutto quello che questo comporta. Anche perché – aggiunge – rimanere in sella a un cavallo zoppo non farà altro che aumentare i disagi in cui versa la cittadinanza».

A tal proposito Carabetta e i suoi evidenziano che la fase che sta attraversando la Città è «molto difficile sia per il commissariamento della gestione economico-finanziaria a cui Locri è sottoposta, sia a causa dell’emergenza pandemica in corso: per questo il movimento non può e non vuole subire passivamente la crisi che imperversa all’interno del nostro Consiglio comunale, luogo che in questo momento storico dovrebbe essere di ausilio per la risoluzione dei problemi della comunità e non strumento per perseguire sogni di gloria personali». Secondo “Scelgo Locri” «nascosta dietro i luccichii delle feste e delle dichiarazioni roboanti ad apparente difesa della città e dei cittadini, c’è una Locri ben diversa. Oltre le belle parole ed i post puntuali e ad effetto, c’è una quotidianità complessa fatta di sprechi ed atti allegri». Nella nota viene citato «lo spreco di quasi 1 milione di euro per un portale turistico di cui non c’è più traccia sulla rete e che non è mai entrato in funzione. In campagna elettorale avevamo lamentato l’assenza di contenuti, sostituiti, sulle pagine, da un eloquente “bla bla bla”, ma alla fine è scomparso il sito per intero».

Carabetta e i suoi adesso nel chiedere che «fine ha fatto? cosa è successo? come sono stati spesi quei denari pubblici ?», sottolineano «le molte domande che in questi anni abbiamo posto a un sindaco che, nascosto dietro la forza della “sua” maggioranza, ha infarcito di arroganza e derisione le sue repliche. Oggi – aggiungono – ci dimostri di avere un minimo di amore per Locri, la rispetti e le permetta di tornare alle urne per scegliere una nuova maggioranza. Quella che credeva di avere è ormai palesemente disciolta».

FONTE GAZZETTA DEL SUD

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