Il direttore sportivo dei calabresi ha un figlio che fa l’osservatore per i bianconeri. Si sfideranno per 90’ senza dimenticare l’altro figlio, scomparso nel 2006
CHI SONO
Ritratti in breve. Peppe Ursino è l’anima del Crotone nel calciomercato e non solo. Legatissimo alla famiglia Vrenna, comanda acquisti e cessioni. Una passione su tutte: i calciatori giovani di talento, meglio se esterni d’attacco con creatività. Il simbolo delle sue scelte, curiosamente, stasera sarà in panchina con la Juventus: Federico Bernardeschi, visto ai tempi della Primavera della Fiorentina e portato a Crotone per la B nel 2013-14. Graziano, classe 1983, è stato un calciatore, prima nelle giovanili della Reggina, poi fino alla Serie C. Si è laureato in giurisprudenza, poi ha scelto: osservatore.
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UN AVVERSARIO… SCELTO
Graziano ha cominciato con papà e ora è uno degli scout della Juve: “E’ molto bravo ma da qualche anno ci siamo separati, voleva camminare con le sue gambe – dice Ursino senior -. Ha iniziato guardando i calciatori su Wyscout e già allora gli bastava vedere un giocatore una volta per capire se poteva essere adatto al nostro allenatore, Juric”. Simy, Budimir e Rhoden sono alcuni dei giocatori per cui l’opinione di Graziano è stata più importante… e per il primo, siamo al cortocircuito: anche lui per una sera sarà un avversario.
FRANCESCO PER SEMPRE
La storia degli Ursino però è particolare perché il calcio, in qualche modo, ha salvato una famiglia. Graziano aveva un fratello maggiore, Francesco, che studiava Ingegneria a Reggio Calabria. Nel 2006 una malattia lo ha tolto a questo mondo, a papà Peppe e mamma Maria Vittoria che giorno dopo giorno hanno trovato un modo per andare avanti: “Graziano ha smesso di giocare quell’anno e certo, per tutti noi non è stato facile – dice Peppe -. Io dico che mia moglie è una santa e Graziano un po’ le somiglia: ha il suo carattere, è un buono”. Poi si ferma e aggiunge: “Quello che è più importante, siamo una famiglia compatta”. Per 90 minuti, succeda quello che succeda: Peppe e Graziano domani si sentiranno al telefono e tutto sarà come sempre. Parleranno di calcio.
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