Ven. Apr 19th, 2024

 

“La vignetta ‘omofoba’ che circola in questi giorni sui social network  e su  wahstap vuole solo fare male  ma  non mi tocca,nè mi offende. Da quando faccio servizi in Calabria, Sicilia ed Campania   nessuno mi ha mai offeso ne apostrofato come gay. Sono quei giochini tipici del web. Anche la parole ‘rikkione’ con cui mi si vorrebbe ingiuriare  non mi tocca. Forse anche perché ho una età ma il vittimismo non fa parte del mio carattere . “ Lo ha dichiarato Klaus Davi a proposito di una delle vignette che in queste ore circolano sul web e sulle applicazione di Wahstap. Vignette  che secondo numerose testate specializzate  sono letteralmente ‘esplose’ sui social . “   Una di queste  scimmiotta il celeberrimo film  Il Padrino.  Un picciotto si rivolge  a don Corleone (il capo mafia interpretato nel film  da Marlon Brando)   “hai sentito la ‘Commissione’  ha deciso : fuori quel rikkione di Klaus dentro i Tegano, i De Stefano e i Libri.” “Ma chi i mafiosi?  Ribatte l’affiliato di don Vito ? “Ma che hai capito coglione idu u pigghiava e idi ciu davano”.”  Quella di Marlon Brando faceva seguito a una prima vignetta che raffigurava due pupi del celeberrimo Muppet Show. Nella divertente e sarcastica scenetta satirica, Statler dice a Waldorf: “Lo Stato italiano ci ha messo 13 anni per arrestare il plurikiller Gino Molinetti” (riferendosi al fatto che incredibilmente il killer Molinetti sia stato lasciato libero e sostanzialmente indisturbato  per 13 lunghi anni) . Pronta la replica di Waldorf: “Ma sono bastate solo due settimane per fermare Klaus Davi” (riferendosi alla esclusione di Klaus Davi dal consiglio comunale dopo che la stessa Commissione  elettorale di Reggio Calabria  aveva comunicato alle agenzie di stampa il 25.09 alle ore 15.17  che la sua lista aveva superato la soglia del 3 per cento). . E la chiusa inequivocabile: “È proprio vero che questo Klaus Davi non conta un c….”. Secondo numerose testate entrambe le ‘scenette’  diventate un vero e proprio mini evento  nella galassia di internet. Quella dei  Muppet Show  si riferisce esplicitamente  al caso degli ‘scrutini pazzi’ a Reggio Calabria dove per contare le schede la Commissione elettorale locale  ha impiegato tre lunghe  settimane un record negativo  mai visto  nella storia della Repubblica italiana.

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La vignetta che circola su Wahstap, Facebook e altri social  in queste ore 

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