Gio. Apr 25th, 2024
La gazzella dei Carabinieri, 12 febbraio 2014. I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, con la collaborazione dei militari della Compagnia Roma Trionfale e del Nucleo Cinofili, hanno arrestato tre persone, due romeni di 24 e 36 anni in Italia senza fissa dimora, e un ragazzo di 32 anni, originario della provincia di Cosenza, ma residente a Roma, già noti alle forze dell'ordine, con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Il 24enne e l'italiano erano stati notati a bordo di una Bmw con targa bulgara mentre si aggiravano nel quartiere Trionfale. Alla vista dei carabinieri hanno tentato di eludere i controlli allontanandosi a velocità sostenuta. I militari sono riusciti a fermarli e subito sono scattate le perquisizioni dell'auto e dei due giovani che sono stati trovati in possesso di oltre 250 grammi di hashish, una decina di grammi di marijuana e, nascosti nell'abitacolo, 4 panetti di hashish del peso di oltre un chilo. A quel punto le verifiche sono state estese anche nei rispettivi domicili: il romeno è risultato essere alloggiato in una baracca in via di Tor di Quinto. Lì i carabinieri hanno scoperto il suo coinquilino, un altro romeno di 36 anni che faceva la guardia a un borsone, al cui interno sono stati recuperati 41 panetti di hashish, del peso complessivo di 10 Kg, e una busta in cellophane contenente 1,2 Kg di marijuana. Nel borsone, inoltre, i carabinieri hanno trovato e sequestrato anche valori bollati nazionali di dubbia provenienza. A casa del 32enne calabrese, invece, i carabinieri hanno sequestrato una decina di grammi di cocaina e altri 10 di marijuana. ANSA/ CARABINIERI +++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Era interrato sotto un’auto. Procuratore: ‘sospetti su chi sia’

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Il cadavere di un uomo, la cui morte risalirebbe ad alcuni anni fa, è stato trovato dagli investigatori della Squadra mobile di Vibo Valentia in una zona isolata nelle campagne dell’Ariola, nel comune di Gerocarne. Sul posto, oltre agli agenti della mobile, sono intervenuti il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Camillo Falvo, e il pm Filomena Aliberti. Il cadavere, ha riferito Falvo, è in gran parte scarnificato ed era sotto un’automobile Fiat 500 rossa. “Abbiamo dei sospetti su chi possa essere vittima – ha riferito il magistrato – e speriamo di poter dire chi è nei prossimi giorni. Al soggetto hanno sparato in un altro luogo e poi il cadavere è stato trasportato qua. Le risultanze investigative che avevamo ci hanno portato qua ed effettivamente c’era la carcassa di una Fiat 500 rossa. Sotto questa auto, la Squadra mobile ha scavato trovando il cadavere che era avvolto nel cellophane. Pensiamo che la morte risalga a qualche anno fa, non troppi”. Secondo il Procuratore di Vibo Valentia l’omicidio “potrebbe non essere legato alla faida che c’è stata tra i Loielo e i Maiola. Siamo in collegamento con la Dda di Catanzaro ma non pensiamo sia riconducibile alla faida. Il contesto è sempre quello, siamo in una zona in cui purtroppo ci sono stati tanti omicidi, ma abbiamo motivo di credere che non sia maturato nel contesto della faida”. Su come si sia giunti al ritrovamento del cadavere, Falvo ha spiegato che “avevamo avuto indicazioni, poi sono stati bravi gli investigatori della Squadra mobile a trovare il punto preciso. Le risultanze hanno portato all’auto e poi, sotto, c’era il cadavere”. Falvo non ha voluto spiegare quali siano state le risultanze che hanno portato gli investigatori al ritrovamento dell’auto. “Più in là diremo quali sono” ha detto. Il Procuratore, infine, ha specificato che la vettura non è in relazione con l’omicidio, “era lì solo per individuare il punto in cui era il cadavere”.

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