Ven. Apr 19th, 2024

Il presidente della Regione prende atto delle nuove disposizioni del Governo. Nessun comune in fascia rossa o arancione

La Calabria è in zona gialla, così come tutti quei comuni in precedenza inclusi nelle fasce rossa e arancione.

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Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato oggi una nuova ordinanza, la n. 95, che di fatto recepisce quella del ministro della Salute Speranza (11 dicembre scorso) con cui è stata modificata la classificazione della regione Calabria, passata da zona arancione a zona gialla.

Cadono anche le limitazioni fissate, nelle precedenti ordinanze del presidente della Regione, per i Comuni già identificati in zona rossa e arancione.

In seguito al report n. 30 di monitoraggio di Iss e ministero della Salute, relativo alla settimana 30 novembre–6 dicembre 2020, la Calabria ha infatti ottenuto una classificazione complessiva di rischio “moderata”.

L’ORDINANZA

La nuova ordinanza del presidente Spirlì, in vigore da oggi, dispone «la cessazione delle limitazioni previste dall’art. 2 del Dpcm 3 dicembre 2020, come già recepite con ordinanza n. 90/2020 e confermate al punto 1 dell’ordinanza n. 93/2020».

Pertanto, «restano vigenti e applicabili, tutte le altre misure indicate dagli altri articoli e dagli allegati del Dpcm 3 dicembre 2020 ed è ribadita la vigenza delle limitazioni fissate nel decreto legge 2 dicembre 2020, n.158».

L’atto dispone, ancora, «che cessano di avere efficacia le limitazioni fissate nell’ordinanza n. 92/2020 come modificata dall’ordinanza n. 93/2020 per i Comuni identificati in zona rossa e in zona arancione a livello regionale».

Nel provvedimento, infine, «si raccomanda a tutta la popolazione di mantenere un livello di precauzione e di attenzione elevato, rispettando pedissequamente le disposizioni e le limitazioni previste a livello nazionale e regionale, al fine di evitare una rapida inversione della tendenza attualmente registrata, con una ripresa del contagio in un contesto di incidenza ancora molto elevata, che avrebbe conseguenze molto gravi per l’intera Regione».

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