Ven. Apr 19th, 2024

    “Quando alcune settimane fa apparvero sulla stampa le prime indiscrezioni circa presunte indagini avviate  dagli Organi inquirenti  sulle recenti elezioni comunali, non eravamo stati colti da alcuna sorpresa. Noi, che pazientemente avevamo seguito per lunghi giorni il lavoro certosino e defatigante della Commissione Centrale Elettorale  che,  a Palazzo S. Giorgio,  aveva controllato e revisionato i dati provvisori ottenuti sulla base dello spoglio nelle singole sezioni, avevamo progressivamente constatato che in decine di schede sezionali definitivamente licenziate, la Commissione stessa aveva diligentemente e doverosamente annotato in alto a destra:  DA SEGNALARE.  Era, nonostante la già evidente gravità delle stranezze  che emergevano, solo la punta dell’iceberg dello scempio accaduto in tantissime sezioni, sia in fase  di voto che di scrutinio, stante anche l’eclatante numero di voti annullati e con anomalie assai frequenti: quelle di un numero di voti attribuiti alle liste superiori a quelle attribuite ai candidati sindaci o il contrario”.

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   E’ quanto dichiara Candeloro Imbalzano, già presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale.

  “Non a caso, avevamo conseguentemente posto per il futuro il problema della scelta dei componenti i seggi, a seguito della rinuncia o della indisponibilità di decine di presidenti, segretari o scrutatori originariamente designati. Temevamo fossero avvenute nomine non in linea con l’etica della buona politica  nella giornata di sabato antecedente le elezioni. Ci chiedevamo: con quali criteri e da chi erano state fatte le nuove designazioni e da quali elenchi pubblici legittimati si era attinto?”, continua Candeloro Imbalzano.

   “Lo spaccato più che  inquietante che emerge dalla conferenza stampa odierna degli Investigatori, ai quali va tutto il nostro plauso ed apprezzamento, supera ogni nostra immaginazione! Non vi sono solo le prime responsabilità personali che emergono prepotentemente da questo primo step dell’inchiesta. Vi sono responsabilità, politiche  e non, ben chiare, rispetto alle quali devono corrispondere scelte dolorose per la città ma ormai  inevitabili. Perché si è deciso di cambiare rotta in ordine alle nomine dei sostituti e non si è proceduto contestualmente alla revoca delle nomine precedentemente ratificate?”, aggiunge  Candeloro Imbalzano.

    “E’ ormai più che evidente che il quadro drammatico che emerge è quello di un Consiglio Comunale non più democraticamente legittimato, sulla cui composizione  gravano inquietanti ombre e sospetti. Non si tratta più di brogli in qualche isolata sezione, rispetto alla quale si potrebbe ipotizzare un nuovo voto. Siamo, al contrario in presenza di avvenimenti di una gravità e di una dimensione  inaudita,  già di per sé assai  eclatanti, e tutti ancora suscettibili di ulteriori dilatazioni, che allo stato dei fatti accertati  portano dritti, dritti ad una sola, unica e naturale conclusione: le inevitabili dimissioni  del Consiglio Comunale”, conclude Candeloro Imbalzano.

 

                                                                   CANDELORO IMBALZANO

                                          

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