Sab. Apr 20th, 2024
L’allarme lanciato delegato del soggetto attuatore Antonio Belcastro, responsabile dell’emergenza Covid in Calabria

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

“Siamo in una situazione in cui il decreto scade il 6 gennaio, ma non siamo in carenza normativa perché il Dpcm del 3 dicembre scadrà il 13 gennaio e penso torneremo alle tre fasce e la Calabria rientrerebbe in uno scenario di tipo 2. Dunque in zona arancione con un Rti di 0,9. Ma che riguarda la scorsa settimana”. E’ quanto ha dichiarato alla Tgr calabrese il delegato del soggetto attuatore Antonio Belcastro, responsabile dell’emergenza Covid in Calabria.

“Il problema – ha però aggiunto – è che alcuni focolai specie nella provincia di Vibo che superano i 400 casi peseranno notevolmente sul calcolo delle reti se dovesse superare l’1,25, ci collocherebbe in zona rossa. Allo stesso tempo, attendiamo di capire se il Governo è intenzionato ad attuare un provvedimento ponte fino al 15 per poter valutare meglio gli scenari”.

Belcastro, a proposito del rischio dell’arrivo della cosiddetta ‘terza ondata’ in Calabria ha detto: “Speravamo non arrivasse ma visti i numeri arriverà prima di quanto pensassimo. Potremmo modificare i nostri comportamenti e possiamo ancora migliorare. Così stiamo andando in fascia rossa, stanno aumentando ancora i ricoveri normali e in terapia intensiva. Siamo lontani della soglia di allerta, ma stiamo attuando dei comportamenti che mi preoccupano”.

Print Friendly, PDF & Email