Ven. Mar 29th, 2024

Era rimasta vittima, lo scorso Natale,di un incidente domestico

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Bandiere del Palazzo comunale listate a lutto, negozi con le saracinesche abbassate, occhi arrossati e sguardi attoniti di una comunità scossa che si è fermata ieri per dare l’ultimo saluto alla 21enne Rita Fiorenza, morta il 12 gennaio scorso nel Centro grandi ustionati di Catania dove era ricoverata dal 23 dicembre u.s. in condizioni critiche per le ustioni di terzo e quarto grado riportate su quasi tutto il corpo, provocate da un ritorno di fiamma mentre accendeva il camino.

Tanta gente non è riuscita a entrare in chiesa ieri pomeriggio per dire addio a Rita, a causa delle restrizioni anti pandemia, per stare vicina alla famiglia, pietrificata dal dolore e con lo sguardo fisso sulla bara bianca coperta di rose rosse. «Non ci sono parole… aveva un sorriso contagioso, solare, era una ragazza generosa. Che tristezza, a giorni avrebbe dovuto iniziare il corso prematrimoniale e invece…» ha spiegato il parroco don Alfredo con la voce rotta dall’emozione, poco prima del rito funebre.

A dare l’ultimo saluto assieme al sindaco Cesare Deleo, che ha proclamato il lutto cittadino, e al capogruppo di minoranza Carlo Murdolo, anche i colleghi che ne hanno scortato la bara fino all’ingresso in chiesa con mazzi di rose. Ad accogliere Rita anche il locale complesso bandistico “Francesco Cilea” diretto dal maestro Ilario Albanese, tantissimi amici incapaci di trattenere le lacrime e semplici conoscenti, giunti anche dai paesi vicini per stringersi idealmente alla famiglia, attendendo davanti alla chiesa San Giuseppe lavoratore per porgere l’ultimo saluto a Rita. Ammutoliti dal dolore, a conclusione del rito funebre hanno affidato a decine di palloncini bianchi e rosa lanciati in cielo la loro preghiera per accompagnarla nell’ultimo viaggio.

fonte gazzetta del sud

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