Gio. Mar 28th, 2024

Ho più volte evidenziato l’impellente necessità di azione da parte della Regione Calabria al fine di consentire il passaggio delle due aree insistenti nel retroporto di #gioiatauro, attualmente di competenza dell’ente regionale Corap, l’area industriale del retroporto ed il raccordo ferroviario, rispettivamente all’Autorità Portuale e ad RFI.

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Entrambe le questioni sono all’ordine del giorno della riunione che si terrà la prossima settimana.
Adesso, questa riunione sia risolutiva di entrambe le problematiche poiché non abbiamo più tempo da perdere!

A causa della mancata concessione dell’area industriale retroportuale all’Autorità portuale non sono stati spesi i due milioni di euro previsti per il 2020, e adesso non possiamo permetterci di sprecare altre occasioni!

Nella manovra finanziaria dello scorso anno, infatti, fu inserita con il mio emendamento alla legge di bilancio 2020, una spesa di 6 milioni di euro per il triennio 2020-2022, per la realizzazione di opere di riqualificazione, in particolare nell’ambito della viabilità, dei trasporti, della logistica e del decoro urbano dell’area industriale del retroporto di Gioia Tauro.

La mancata cessione dell’area del retroporto, da parte della Regione Calabria all’Autorità portuale, ha fatto sì che le risorse stanziate per l’avvio dei cantieri nel 2020 rimanessero bloccate presso il Mit.
Pertanto, dei due milioni messi a disposizione per il 2020 (ancora recuperabili nel 2021) non è stato speso un centesimo, mentre l’area industriale retroportuale continua a trovarsi in condizioni indegne di un paese civile!

Questa volta l’esito di questa riunione dovrà essere positivo e l’Autorità portuale, ente attuatore dei lavori, dovrà essere messa in grado di avviare i cantieri sbloccando le risorse destinate alla riqualificazione dell’area industriale per il 2021 e 2022, senza perdere il finanziamento per cui abbiamo tanto lavorato io e l’ex sottosegretario Anna Laura Orrico nell’ultimo Governo Conte.

La riunione DOVRÀ avere un esito positivo anche per quanto riguarda la cessione del raccordo ferroviario di 4 chilometri ad RFI (che collega la stazione di Rosarno allo scalo gioiese), trasferimento previsto dall’art 208 del Decreto Rilancio di luglio scorso.

Sono passati più di sette mesi, troppi, dalla conversione del decreto e ancora non ci si rende conto di quanto grandi saranno i benefici del trasferimento del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando e del relativo impianto, al gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale; esso consentirebbe l’ammodernamento delle strutture ferroviarie gioiesi ed il loro inserimento all’interno della rete nazionale.

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