Le polemiche sterili e pretestuose degli ultimi giorni, che rappresentano una offesa all’intelligenza a molte persone di buona volontà, evidenziano come certi politici, soprattutto, ma anche persone che rivestono ruoli importanti nella società, per coprire le loro inettitudini e le paure di denunciare e agire concretamente contro la criminalità, si siano scagliati contro un Uomo che è uno degli esempi di rettitudine, per eccellenza, al mondo. Ci riferiamo al Procuratore Capo della Repubblica, a Catanzaro, dr. Nicola Gratteri. La prefazione a un libro, che voleva confermare l’azione mostruosa e pesante delle mafie in questa epoca di pandemia, viene tacciata di negazionismo e altro. Ciò fa pensare a un attacco voluto verso colui che, tangibilmente, sta dimostrando capacità ineguagliabili nella lotta al male. Viene da chiedersi: forse qualcuno dei critici teme, prima o poi, di finire sotto il suo mirino, dato che ha tanti scheletri nell’armadio, e cerca di destabilizzarne la figura? Ciò che emerge, chiaramente, è che Nicola Gratteri ha puntato il dito, per richiamare l’attenzione generale, sul pericoloso potere in crescita delle mafie, in questo terribile periodo. Ma gli stolti anziché preoccuparsi di ciò, guardano il dito…
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Nicola Gratteri, tra i più solerti e scrupolosi nell’applicazione delle norme anticovid nelle strutture di propria competenza