Ven. Mar 29th, 2024

“Dietro ogni parola c’è una storia, una scoperta, una lotta.
La storia delle vaccinazioni è una vera e propria conquista, per alcuni versi eroica, per altri democratica. Dalla loro scoperta, all’introduzione in campo medico, nonostante difficoltà e disapprovazione, hanno garantito la sopravvivenza del genere umano salvando milioni di vite e debellando malattie mortali”.  E’ quanto afferma Cetty Scarcella, Responsabile Territoriale per Cosoleto di “Cambiamo!” e parte attiva della componente giovani del partito.

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“Dovrebbe essere questo -evidenzia – l’incipit di ogni dibattito politico-democratico che pone al centro della propria attenzione una tematica tanto delicata e importante.
A volte è come se si perdessero di vista le priorità, dimenticando, presi dalle tante guerre di pensiero, le risposte della storia.
Vincere la battaglia contro una pandemia come il covid-19, ammette la più grande vittoria del genere umano contro un male che sta mettendo in ginocchio su tutti i fronti l’intera popolazione mondiale.

Le recenti campagne contrarie alla somministrazione dei vaccini o il grave errore commesso a Reggio Calabria con la somministrazione di due dosi diverse non fanno altro che mettere a rischio la salute di miliardi di persone. Il problema principale è quello di affidarsi ad Internet, senza fare una cernita di fonti attendibili, scientificamente corrette e prendere per buona qualsiasi fake news che mira a creare disordini sociali. In seguito a numerosi eventi che hanno avuto come protagonista il lotto AstraZeneca si è ridotta la fiducia delle persone nella sua efficacia, convincendole addirittura della sua dannosità. Etichettare i vaccini negativamente è sbagliato -sottolinea – mentre è necessario fare chiarezza, in quanto, prima della somministrazione, devono superare 3 fasi di sperimentazione e relativi protocolli per assicurarne efficacia e sicurezza. Non bisogna temere, altresì, per la propria incolumità, piuttosto per il virus.  Il vaccino è la cura e il virus è la malattia. 

Vaccinarsi – continua Cetty Scarcella – è un dovere per se stessi e per gli altri. Occorre rimuovere false credenze diffuse e far capire, per mezzo di una doverosa formazione del personale sanitario e informazione collettiva, che i vaccini servono a prevenire l’insorgenza di gravi malattie ed il diffondersi di epidemie.
E’ recente un intervento del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il quale ha richiesto espressamente al Premier Draghi l’obbligo di vaccino per legge, in particolare per il personale sanitario. Sono loro i veri eroi di questa triste vicenda che ci tocca da vicino da più di un anno e sembra davvero surreale che quasi il 20% di infermieri e tecnici dell’Ospedale San Martino di Genova, costantemente a contatto con soggetti deboli, abbia rifiutato di ricevere il vaccino. Per il leader di ‘Cambiamo’ Toti questa è una possibile soluzione per una ripresa più veloce accompagnata da un ulteriore accelerazione della campagna vaccinale ed una semplificazione con delle norme quadro nuove.

In stand by, invece, è attualmente la Calabria che alla velocità non sembra proprio puntare. Tanti sono i dilemmi che avvolgono questa campagna vaccinale confusa e rallentata. “Abbiamo le armi ma non abbiamo le munizioni”.
Le Regioni – conclude la Responsabile territoriale per Cosoleto – dovrebbero spingere alla creazione di centri vaccinali appositi, con sistemi informatici capaci di organizzazione nel rispetto di tutte le misure previste per legge.
Più in generale è necessario aumentare la produzione in Italia per garantire le dosi necessarie al raggiungimento della tanto desiderata immunità di gregge.
I vaccini sono l’unica certezza, in questo anno di paure e insicurezze, capaci di garantirci un ritorno alla normalità”.

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